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I giallorossi ritrovano il bel gioco, 3-0 fuori casa e si sblocca Doumbia

di Alfonso Cerani

Nel turno infrasettimanale di Serie A la Roma fa visita al Sassuolo a Reggio-Emilia per l'incontro della 33^ giornata. Al Mapei Stadium inizialmente doveva scendere in campo una formazione rivoluzionaria, con Pjanic trequartista alle spalle delle due punte Ibarbo e Gervinho. Nel riscaldamento però Keita è vittima di un risentimento muscolare, e resta fuori al pari di Totti. Pjanic viene arretrato di posizione nel trio di centrocampo con De Rossi e Nainggolan. Le chiavi della porta sono affidate a De Sanctis e alla linea difensiva formata da Florenzi, ancora una volta terzino, Manolas, Astori e Torosidis. Le novità nel Sassuolo riguardano l'attacco, con l'ex laziale Floccari schierato a sorpresa al centro, insieme a Floro-Flores e Sansone ai suoi lati. Assente Berardi per squalifica, mister Di Francesco, che da giocatore con la Roma vinse lo scudetto, spedisce Zaza in panchina e butta nella mischia Brighi, anch'egli dal passato romanista.

Comincia la sfida e la Roma spinge sul piede dell'acceleratore. Al 5' si sblocca Doumbia a due mesi e mezzo dal suo arrivo a Trigoria. Cross perfetto di Pjanic per l'ivoriano, che salta più in alto di Sansone e segna di testa il suo primo gol in Italia. Quando scocca il 22' proverbiale traiettoria di Pjanic su punizione, ma Consigli gli strozza in gola l'urlo del gol. La Roma è comunque padrona del campo e al 27' legittima il vantaggio: fa tutto bene Florenzi, che cambia marcia e va al tiro, imparabile per Consigli. Il Sassuolo reagisce con Sansone e il suo tiro velenoso; De Sanctis si fa chiamare pronto all'intervento. Ci sarebbe stato ben poco da fare invece sul tentativo un minuto più tardi di Floro-Flores dalla distanza, fuori di un nulla. La fase finale del primo tempo è favorevole alla squadra di casa che però non ne approfitta, con Floccari e Sansone volenterosi ma inefficaci. Si va così a riposo sul risultato di 2-0 per la Roma.

A inizio ripresa Zaza intensifica il riscaldamento; il più pericoloso tra i neroverdi è ancora una volta Sansone, il quale impensierisce De Sanctis con una conclusione secca. Poco dopo entra proprio Zaza per Floccari e il Sassuolo attacca con tutti i suoi effettivi. A mezz'ora dal termine lancio in profondità per il neo entrato che si coordina bene e va al tiro di volo; De Sanctis ci mette una pezza. Floro Flores tenta il gol alla Doumbia saltando più in alto di tutti e trovando De Sanctis pronto alla presa. La Roma dal canto suo prova a colpire in contropiede, ma Garcia toglie dal campo Doumbia, autore del gol che ha sbloccato la gara, per inserire Yanga-Mbiwa, assumendo all'apparenza un atteggiamento più coperto. Non è così in realtà e i giallorossi trovano il gol che chiude la partita al 73': azione insistita di Gervinho, l'ivoriano va sul fondo e serve una palla d'oro a Pjanic che calcia sotto la traversa portando la Roma sul 3-0 in trasferta. Quando mancano dieci minuti arriva il momento del meritato riposo per Florenzi, che esce per Keita, inizialmente dato come titolare. Garcia concede dei minuti anche a Iturbe e l'argentino ha la sua occasione col mancino, non sfruttata. Le speranze del Sassuolo di segnare almeno un gol si spengono dopo due minuti di recupero. La Roma vince rimanendo in scia della Lazio, vincente per 4-0 sul Parma ormai retrocesso.


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