I Top e Flop del 2020
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
TOP
NUOVA PROPRIETÀ - In una situazione ormai abbastanza stantia con la vecchia proprietà sempre più distaccata (oltre che lontana) dalle faccende della squadra, segno che l'interesse per la Roma e il business ad essa legata era scemato, in estate è arrivato un nuovo sceriffo in città, due visto che Dan e Ryan si muovono all'unisono. Un Top per un augurio di un cambiamento in positivo, necessario.
SVOLTA TATTICA - Una sorta di processo ultimo di adattamento alla Serie A da parte di Paulo Fonseca, arrivato proponendo un discorso di calcio con difesa altissima, esterni alto a piede invertito in un 4-2-3-1 molto europeo, ma poco pratico dalle nostre parti. Il periodo di sosta forzata ha fatto fatto lavorare tatticamente il mister. C'era soltanto il problema di trovare la pace interiore tra credo tattico e funzionalità di un modulo poco digerito. Dopo un avvio flop alla ripresa del campionato, a Napoli è andato in scena il 3-4-2-1 e da allora non si è quasi mai più cambiato.
16 SUL CAMPO - Riallacciandosi al paragrafo sopra, ecco il motivo per cui non si è più cambiato, perché da quella partita del San Paolo a l'ultima gara giocata all'attuale Diego Armando Maradona (ex San Paolo), in cui la Roma ha subito una sconfitta, sono passate ben 16 partite in Serie A, praticamente un girone, dove i giallorossi sul campo non sono stai battuti, collezionando 12 vittorie e 4 pareggi, 40 punti (2,5 punti a partita), 43 gol segnati e 17 subiti. Numeri che spiegano bene anche il terzo posto attuale della squadra.
LA CESSIONE, IL RIFIUTO E IL RISCATTO - Uno che merita un approfondimento per questo 2020 è senza dubbio Spinazzola. Arrivato dalla Juventus in uno scambio di plusvalenze con Pellegrini, nel mercato di gennaio era stato scambiato con Politano, ma l'Inter lo ha considerato rotto, non ha superato i test atletici ritenuti fondamentali da Conte ed è stato rispedito a casa. Lui ha dapprima levato il posto a Kolarov, poi diventato uno degli uomini fondamentali della nuova Roma, interpretando al meglio il nuovo schieramento tattico.
SCELGO LA ROMA - E fin qui direte facile, in tanti la sceglierebbero. Meno facile se sei armeno e in carriera hai giocato con Borussia Dortmund, Manchester United e Arsenal e sei un campione del calibro di Mkhitaryan. Uno degli uomini chiave del 2020 è proprio lui, arrivato in prestito nel 2019, ha poi rescisso con l'Arsenal per sposare la causa giallorossa. I numeri e le sue gesta in campo non fanno quasi più notizia.
MEGLIO DI VOLK E AMADEI - Il destino a volta si diverte parecchio. Non si spiegherebbe altrimenti come Edin Dzeko, il cui impatto con la Roma non è stato dei migliori, in bilico/ceduto in ogni finestra di calciomercato, sia rimasto a Roma così a lungo da entrare nella storia dei cannonieri di tutti i tempi del club. Nel 2020 è arrivato a quota 113 gol in 237 presenze (media gol: 0.47), superando Volk e Amadei.
PRIMAVERA GIALLOROSSA - Non solo la squadra di Alberto De Rossi, costruita da Morgan De Sanctis, sta dominando un campionato anomalo causa Covid-19 con 6 vittorie in altrettante 6 partite avendo segnato 4 gol all'Atalanta, 4 alla Lazio, 4 alla Juventus e 3 alle altre rispettive avversarie, ma alcuni giocatori del vivaio, su tutti Calafiori e Milanese, si sono messi in luce anche con la Prima squadra, da sempre la vittoria più importante per il settore giovanile di ogni club.
CAMPIONESSE D'ITALIA - Un titolo cercato, sfumato la stagione prima ai rigori contro l'Inter, una squadra beffata poi in finale del Torneo di Viareggio, proprio contro la Juve. Un campionato sospeso in cui era stata la migliore per coefficiente punti, ma alla quale non era stata data l'opportunità di giocarsi lo scudetto. Alla fine si è deciso di giocare una finale tra le due squadre che avevano terminato in testa il campionato sospeso per Covid-19. Qui la Primavera femminile di Melillo ha battuto la Juventus grazie alle reti di Corelli e Petrara, laureandosi campionesse d'Italia.
AS SIEME, WE CARES - In questo anno particolare non sono mancate le iniziative per la comunità da parte della Roma, con la sua Roma Cares. Dalla distribuzione dei generi alimentari durante il lockdown, alla distribuzione di mascherine e il materiale per evitare il contagio col virus, alla campagna contro la lotta ai tumori del seno, diventando testimonial della Susan G. Komen fino a fine stagione, al lavoro di sensibilità verso l'uguaglianza delle razze, una campagna contro la violenza sulle donne, e tante altre iniziative importanti.
FLOP
CHAMPIONS IN TV - Per il secondo anno consecutivo la Roma non ha centrato l'obiettivo stagionale, ovvero la qualificazione Champions. La conseguenza più immediata ovviamente sono i due anni di mancati introiti della principale competizione europea, che hanno aiutato ad aumentare il passivo del bilancio giallorosso.
CALVARIO ZANIOLO - 12 gennaio. L'anno del numero 22 giallorosso inizia con la rottura del legamento crociato destro contro la Juventus. La mattina seguente viene operato a Villa Stuart dal prof. Mariani. Tornerà a luglio, contro il Napoli (nella gara della svolta) e segnerà fino a fine stagione 2 reti, di cui una strepitosa contro la SPAL. Poi l'8 settembre nel match tra Olanda e Italia il nuovo crack, questa volta è il legamento crociato sinistro a cedere. Verrà operato dal proff Fink a Innsbruck.
PRE-COVID - In un certo senso l'interruzione del campionato per lo scoppio della pandemia legata al Covid-19 è sembrato un po' come quando la campana salva il pugile dal K.O. Tecnico. 5 sconfitte, 3 vittorie e il pareggio nel derby. Una periodo nero per una squadra che aveva salutato il 2019 con la bellissima vittoria contro la Fiorentina.
YOU'RE FIRED! - Mentre il campionato era fermo e tutto il mondo colto alla sprovvista dall'epidemia a Trigoria non si son fatti mancare il caso Petrachi. Un'intervista del DS in cui ammoniva la squadra di scarso impegno durante gli allenamenti e il ripetere dei suoi rapporti poco idilliaci con la stampa sono stati la goccia che hanno fatto traboccare il vaso. Da lì un confronto indiretto, scritto, con Pallotta e prima la sospensione, poi il licenziamento di Petrachi.
SCONTRI DIRETTI - Discorso tornato d'attualità dopo le ultime due sconfitte contro Napoli e Atalanta. Se è vero che "gli scudetti si vincono contro le piccole", una delle pecche dell'anno 2020 sono gli scontri contro le dirette avversarie per la Champions o così dette big: 6 sconfitte 4 pareggi e l'unica vittoria contro la Juventus nell'ultima gara della passata stagione, una sorta di vittoria di Pirro.
MONCHI, CONTRO RAMON - Magari c'eravamo illusi noi, vedendo una squadra maramaldeggiare in Serie A, contro le compagini nazionali, nella scorsa estate. Poi, quando è arrivato il momento di confrontarsi in ambito europeo, tutte le certezze si sono sciolte. Col risultato di una figuraccia contro il Siviglia dell'ex DS Monchi, poi nuovamente campione dell'Europa League.
UN CASO LONGO UN PUNTO - Un errore particolare, un destino ancora più strano. Di fatto Longo, dopo essere costato alla Roma 1 punto contro l'Hellas Verona per aver sbagliato a compilare la lista dei calciatori da mandare alla Lega di Serie A, con Diawara iscritto in maniera sbagliata, è finito a lavorare proprio... a Verona.
ABBASSATA L'ASTICELLA - Se la stagione scorsa (sospesa per Covid-19) doveva essere quella di un nuovo slancio per dopo il primo impatto positivo alla Serie A Femminile, in queste prime 10 giornate di campionato si sono evidenziati dei notevoli passi indietro per la Roma Femminile, soprattutto in termine di divario dalla Juventus e il Milan (-17 e -14 punti). La quarta posizione, solita appartenere alle giallorosse è sempre lì a portata di mano, ma l'obiettivo era di tentare di colmare il gap dalla testa della classifica.
NUN RIESCO A INDIVIDUA' LO STADIO - Passa il tempo, cambia la gente, di stadi non ne ho visti tanti. Via Pallotta, dentro Friedkin, via Baldissoni, a rimanere saldi al proprio posto sono la Sindaca Raggi e il progetto... ancora progetto, da parecchi anni a questa parte.