Il gioco non si compra sul mercato
Molto probabilmente la Roma dopo aver acquistato dal CSKA Mosca l’attaccante della Costa d’Avorio, Seydou Doumbia, prenderà un’altra punta molto forte atleticamente come Ibarbo e un difensore per tamponare all’occorrenza la zona centrale e la fascia destra. La speranza è quella che giocatori con caratteristiche diverse rispetto a quelli attuali possano diversificare una proposta di gioco ormai studiata, capita, alla quale hanno trovato le contromisure, come quella della Roma. Questa la speranza: le ultime gare però evidenziano come un attaccante diverso dall’alternativa Destro a Totti, non possa cambiare di molto il valore momentaneo dei giallorossi. Schemi offensivi, movimento senza palla, linee dei reparti corte, grinta in mezzo al campo e voglia di vincere. Ecco ciò che manca alla Roma. Tutte qualità che non si comprano in sede di calciomercato, specie in quello di gennaio, ma che serve ritrovare insieme durante la settimana, giorno dopo giorno. Ora il peso è tutto sulle spalle del tecnico e delle sue scelte: via un attaccante d’area di rigore come Destro per un attaccante più di movimento. L’assenza di Gervinho ha dimostrato una volta di più quanto il mister sia bravissimo a sviluppare il suo tipo di gioco, ma quanto fatichi a trovare soluzioni tattiche differenti. Meno proclami durante le conferenze stampa (dichiarazioni quasi mai raccolte dai calciatori), più fatti per riprendere un cammino, magari non più quello scudetto, interrotto fin troppo presto in stagione.