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Il pragmatico Sannino sulla strada della Roma: analisi e statistiche

di Simone Francioli

Conclusa definitivamente la trasferta siciliana con il recupero dell’ultimo terzo di partita dinanzi al Catania, la Roma è pronta alla sfida dell’"Artemio Franchi" contro il Siena di Giuseppe Sannino. Il tecnico campano, capace di portare i bianconeri fino alla semifinale di Coppa Italia (dove ha battuto il Napoli per 2-1 nel match di andata), torna ad affrontare i giallorossi dopo l’incontro del 22 settembre scorso, terminato sull’1-1. I senesi sono imbattuti, tra le mura amiche, da due mesi (10 dicembre, 0-2 Genoa): nelle ultime quattro apparizioni interne sono giunte due vittorie (ai danni di Lazio e Napoli) e altrettanti pareggi (Fiorentina e ancora Napoli, in campionato). Di seguito dati, statistiche e analisi sull’allenatore di Ottaviano e sul team toscano:

Palmarès - 3 campionati (Südtirol-Alto Adige 1999/2000 Serie D, Pergocrema 2007/2008 Serie C2, Varese 2008/2009 Serie C2); 5 promozioni (Südtirol-Alto Adige 1999/2000 Serie D, Lecco 2006/2007 Serie C2, Pergocrema 2007/2008 Serie C2, Varese 2008/2009 e 2009/2010 dalla C2 alla Serie B). Panchina d’oro Lega Pro 2010 e Panchina d’oro Serie B 2011

Bilancio generale contro la Roma - 1 pareggio

Precedenti - L’unico incontro disputato da Sannino contro la Roma risale al match d’andata del campionato in corso. All’Olimpico terminò 1-1, con un Siena ben organizzato difensivamente  che seppe creare diverse occasioni da rete nelle ripartenze in contropiede. Per la Roma tanto possesso palla ma poca incisività negli ultimi venti metri avversari. Le marcature furono firmate da Osvaldo e Vitiello.

La Tattica - Nonostante i cambiamenti attuati nelle due sfide al Napoli (Serie A e Coppa Italia) e nel match contro la Fiorentina (Siena che ha variato da un 3-5-2/5-3-2 fino al 3-4-2-1 schierato di fronte ai partenopei giovedì sera), Sannino è pronto a tornare al modulo da lui praticamente sempre impiegato durante la sua carriera: il classico 4-4-2 lineare, sia in fase difensiva che in quella offensiva. Uno scacchiere tattico che ha permesso al team senese di far emergere le proprie attitudini: grande capacità d’interdizione nella zona centrale del campo e rapide ripartenze, sfruttando soprattutto il buon lavoro in fase di non possesso palla dei due centravanti, Calaiò e Destro (quattordici realizzazioni in due sulle ventuno totali dei toscani). Siena che, al contrario della Roma, risulta una squadra poco abile altresì nella tenuta del pallone: solo in una partita, tra quelle disputate al “Franchi”, ha avuto un maggior dato percentuale rispetto all’avversario. Precisamente avvenne nello scontro con l’Atalanta (2-2), mentre nelle restanti nove la squadra affrontata è sempre stata superiore sotto questo aspetto. Solitamente, come si è intravisto nella prima parte di stagione, il piano di gioco di Sannino prevede di contenere  i rivali con una grande densità a centrocampo e tentare poi la sortita offensiva approfittando del pressing, spesso  vincente, portato dai propri giocatori. Ciò ha permesso ai toscani di raggiungere una discreta qualità  difensiva: con otto goals subiti nel proprio campo, il Siena detiene la quarta miglior difesa interna della Serie A (meglio di loro solamente le prime tre della classe, Juventus, Milan e Udinese).
Sono due le assenze rilevanti per Sannino: non saranno del match il portiere serbo Brkić e il centrocampista scuola Inter Bolzoni, autore finora di un gol. Di conseguenza, il 4-4-2 dovrebbe essere formato da una linea a quattro difensiva con Vitiello e Del Grosso sugli esterni, e Terzi in coppia con Rossettini a completare il reparto centralmente. In mediana, il neo acquisto Giorgi ( con l’opzione Angelo da non escludere) e Brienza cercheranno di creare problemi sulle corsie laterali, mentre D’Agostino e Gazzi, da interni, sanno offrire un buon mix tra capacità d’interdizione e di lancio per le due punte. Specialmente l’ex Bari si sta dimostrando importantissimo nell’attuazione del progetto tattico di Sannino: quasi quattro palloni rubati e altrettanti tackles riusciti per match (in entrambe le classifiche è tra i top 10 del campionato). I due centravanti, salvo sorprese, saranno ancora una volta Mattia Destro ed Emanuele Calaiò: i due ricoprono un ruolo considerevole nel team toscano. Spetta a loro difatti occuparsi, in prima istanza, di rallentare l’impostazione rivale, andando a fronteggiare i centrali difensivi per impedirgli di avere facili binari di passaggio verso il centrocampo. In panchina, attenzione al possibile ingresso in campo di Reginaldo: la sua velocità potrebbe mettere in difficoltà la retroguardia giallorossa, spesso in affanno contro giocatori dal passo veloce che approfittano della difesa alta imposta da Luis Enrique.

Dati rilevanti Siena:

- Attacca in misura superiore dalla fascia sinistra di gioco (35%)
- Segna e subisce più reti nel secondo tempo (61% e 68%, con prevalenza negli ultimi quindici minuti)
- E’ la squadra che tira meno in porta: 3.7 conclusioni nello specchio per partita
- Mai sconfitta quando è passata in vantaggio: quattro affermazioni (Lecce, Lazio, Cesena, Chievo) e due pareggi (Novara, Napoli)
- Viceversa, nelle situazioni in cui ha subito gol per prima (11), non è mai stata capace di rimontare: nove sconfitte e due pareggi (Roma, all’andata, e Bologna).
- Miglior team della Serie A per numero di palle rubate per match: 22.8 (Roma 14° con 18.7)
- Calaiò: tra i giocatori con almeno cinque goals totalizzati, è terzo in Serie A per incisività (un gol ogni 4,3 conclusioni tentate, meglio di lui solo Palacio e Milito)

Goleador Siena vs Roma:

Vergassola 2
Vitiello 1
Bogdani 1 (Chievo)
Brienza 1 (Palermo)
Mannini 1(Sampdoria)
D’Agostino 1 (Fiorentina)
Reginaldo: 8 partite contro la Roma, 7 perse e un pareggio (con Treviso, Fiorentina, Parma e Siena); l'eccezione alla sconfitta è Fiorentina-Roma 0-0 del 18 marzo 2007 (disputò i cinque minuti conclusivi).

Goleador Roma vs Siena:

Totti 6
Taddei 3
Simplício 2 (entrambi con il Palermo)
Osvaldo 2 (uno con il Bologna)
De Rossi 1
Cassetti 1 (Lecce)

SANNINO IN CONFERENZA - "Luis Enrique? All’inizio ero uno dei pochi a dire che aveva portato una nuova mentalità, un modo diverso di giocare. Ora stanno arrivando i risultati: la Roma in questo momento è forse la squadra più forte del campionato, tutti sanno cosa fare. Dovremo solo saper riconoscere in partenza la superiorità della Roma, solo così potremo affrontarla trovando tutte le risorse necessarie per colmare questa distanza".


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