Il problema portieri in numeri: Pau Lopez e Mirante tra i peggiori del campionato
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Una delle questioni più dibattute di questa stagione della Roma è quella riguardante il portiere. Né Pau Lopez, né Mirante hanno dato garanzie in queste prime 21 partite di campionato - più 6 di Europa League - e nei 32 gol incassati dalla Roma fino adesso c’è sicuramente anche il loro zampino, oltre agli errori di fase e quelli individuali dei difensori. I numeri lo confermano.
PRE E POST TIRO - Per poterli analizzare occorre introdurre un particolare dato, quello degli expected goals post tiro, o psxG. Su queste pagine studiamo ogni gara il dato degli expected goals, vale a dire le reti che si segnano, secondo la statistica, effettuando un tiro da una determinata posizione, con un determinato piede o con la testa e con un determinato numero di giocatori tra il pallone e la porta. I psxG quantificano, invece, i gol che si incassano mediamente su un determinato tipo di tiro, tenendo conto quindi della sua traiettoria e del punto in cui arriva nello specchio della porta. Ne consegue che un tiro ad alto valore di expected goals possa generare un valore 0 di psxG (un tiro che non prende lo specchio della porta non causerà mai una rete), e che al contrario un tiro a bassissimo valore di expected goals (per esempio, un tiro dalla lunga distanza) possa invece generare un alto valore di psxG perché prende una traiettoria molto difficile da intercettare per i portieri. Ovviamente, più il valore di psxG è basso, più il portiere ha la responsabilità di parare e viceversa.
BUONA FASE, CATTIVI INTERPRETI - Secondo i dati di Understat, la Roma è la quarta difesa della Serie A per expected goals "pre-tiro" concessi, 22,66 (dietro a Juventus, Inter e Udinese), dai quali sono arrivati però 32 gol per un delta negativo di 9,34, il secondo peggiore del campionato dopo quello del Crotone ultimo in classifica (-10,97), segno che la fase difensiva funziona, ma è sabotata da errori e mancanze individuali di chi la interpreta. Difensori, e appunto, portieri: secondo i dati forniti invece da Fbref, contro la Roma sono stati generati 25,1 psxG, il quinto miglior valore del campionato dopo Juventus, Napoli, Verona e Inter. Da questi, però, sono arrivati 30 gol segnati dagli avversari contro la Roma (oltre alle autoreti di Cristante a Bologna e Ibanez a Torino, che non venendo da conclusioni avversarie non entrano nel conteggio), con una differenza in negativo di 4,9 che è il quartultimo dato peggiore della Serie A, migliore solo delle pericolanti Crotone, Parma (-5,6) e Torino (addirittura -10,6).
MIRANTE PEGGIO DI PAU - Nello specifico, Mirante e Pau Lopez hanno numeri identici per quanto riguarda presenze (11), con una differenza di 2 reti subite dagli avversari, 16 l’italiano e 14 lo spagnolo (che ha anche incassato le due citate autoreti, per un totale di 16); l’ex Bologna, sul piano della differenza con i psxG, è però maggiormente in debito, con un -3,3 contro il -1,6 dell’ex Betis. I due, tra i 21 portieri con almeno 900 minuti giocati, sono rispettivamente il 18° e il 14° in graduatoria sotto questo aspetto. Un dato negativo dipendente sì da alcuni tiri “non difficili” sui quali sono stati segnati dei gol, ma anche dalla mancata opposizione su tiri più difficili, sui quali gli estremi difensori giallorossi non sono stati in grado di fare la differenza, al contrario di portieri come Musso (+2,4), Reina (+3,9) o Donnarumma (addirittura +4). O anche Alessio Cragno, che è in credito di 3 e senza il quale il Cagliari potrebbe essere messo ancora peggio di quanto sia già ora. Insomma, errori di troppo e poche grandi parate: serve qualcosa in più in primis dai portieri per poter inseguire la Champions League.