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Il ritorno di Castan: mentalità e grinta, mancano le misure

di Luca d'Alessandro
Fonte: Dall'Inviato a Pinzolo Luca d'Alessandro

13 settembre 2014: Empoli-Roma, Leandro Castan esce dal campo durante l'intervallo e da lì sarebbe iniziato il suo calvario fino all'operazione al cervello per la rimozione del cavernoma. 11 luglio 2015, Castan torna a disputare una partita, seppur non ufficiale, con la Roma a distanza di 10 mesi. 45 minuti, come detto dallo stesso calciatore a fine partita, imprevisti alla vigilia del ritiro di Pinzolo. Un tempo per dimostrare che a livello mentale la malattia e il lungo recupero non ha lasciato tracce d'inconscio. Non ha indossato nessuna protezione, è andato su tutti i contrasti (soprattutto quelli aerei). "Non guardatemi come uno che ha subito un intervento perché ormai l'ho superato", l'esortazione di Castan per tornare a sentirsi di nuovo un calciatore normale. Il miglior banco di prova è stato e sarà il campo dove deve ancora trovare i giusti ritmi e ritrovare le misure per tornare a giocare il suo calcio fisico, fatto di anticipi sugli attaccanti. Ci vorrà ancora un po' per questo (emblematico il fatto che abbia commesso troppi falli durante il primo tempo), ma Castan oggi è tornato ad essere un calciatore a tutti gli effetti.


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