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Importante dentro e fuori dal campo, De Sanctis non molla la presa

di Emanuele Melfi

"Ci sarebbe piaciuto stare davanti con una classifica più ricca, con una vittoria. Per chi tiferò tra Juventus e Napoli? Sono troppo romanista ora per sperare che vinca qualcuno”.  Parole di Morgan De Sanctis dopo la gara pareggiata all'Olimpico con il Sassuolo. Un portiere, ma prima ancora un personaggio, che si è calato completamente nell'ambiente Roma, in tutte le sue sfaccettature. In momenti di difficoltà si è preso la squadra sulle spalle, e un esempio di generosità nei confronti dei compagni lo abbiamo avuto proprio ieri: a pochi minuti dal termine, un erroraccio di Burdisso lancia Farias verso la porta giallorossa, ma il numero 26 compie il miracolo. De Sanctis si rialza e va ad incoraggiare il difensore argentino con la sua solita energia. Uomo-spogliatoio, pilastro del gruppo.

DENTRO E FUORI DAL CAMPO - Il portiere romanista non si fa sentire solo in campo, ne ha per tutti, anche per l'allenatore della sua ex squadra, che aveva tentato di mandare messaggi molto chiari su presunti favori arbitrali alla Roma: "Qualcuno ha detto che non parla degli arbitri perché non ne ha parlato nemmeno contro la Roma, alludendo a qualche favore per noi. No, tu non devi parlare degli arbitri perché alla Roma non è stato fatto nessun favore, alla Roma non è stato dato nessun vantaggio. Ecco che voglio dire con 31 sul campo. Punto". Destinatario Rafa Benitez, che - siamo sicuri - oggi avrà già le sue gatte da pelare.

IMPORTANTE PER I COMPAGNI - Anche un giocatore importante come Daniele De Rossi non ha fatto fatica a riconoscere quanto De Sanctis sia fondamentale per questa Roma: "E' merito di Morgan - parlando del salvataggio sulla linea su Pandev durante Roma-Napoli - perché è rimasto in piedi fino all'ultimo. E' un portiere fenomenale. Io l'ho presa, ma se non fosse stato per lui non ci sarei arrivato neanche con la moto. Davvero complimenti a lui".

Un pareggio, quello di ieri, che lascia amarezza soprattutto per come è arrivato. Ora la Juventus è lì, ad un punto, ma De Sanctis ha voluto subito indicare la strada: "Ora possiamo riposarci, eravamo abbastanza stanchi già dopo Torino. Ricarichiamo le batterie e battiamo il Cagliari". Chiarissimo, Morgan.


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