In arrivo Kjaer e Osvaldo ma serve almeno un centrocampista
Fonte: Marco Terrenato - Sportitalia
E’ subito in salita la strada della nuova Roma americana. Nel giorno delle firme e del passaggio di proprietà alla cordata di Thomas DiBenedetto, la squadra di Luis Enrique inciampa al debutto nei playoff di Europa League. A Bratislava contro un modesto Slovan il tecnico spagnolo decide di gettare nella mischia i giovani, proprio di fronte agli occhi del nuovo proprietario, volato in Slovacchia, subito dopo aver ufficializzato il closing con Unicredit.
Così in attacco insieme a uno spaesato Bojan, spuntano titolari Okaka e Caprari, con Totti, leggermente acciaccato, e Borriello clamorosamente in panchina.
Tutto sommato il primo tempo della Roma non è affatto male. Il solito tic e tac, in stile Barça, a centrocampo, con il debuttante Viviani in evidenza e nonostante le assenze di gente come De Rossi e Pizarro, e poi improvvisamente le accelerazioni sulle fasce con Cicinho e Jose Angel, poco indaffarati in difesa e molto propositivi davanti.
Certo le occasioni mancate da Caprari e Okaka lasciano dubbi sulla consistenza offensiva dei due. Con Totti e Borriello, entrati solo nel finale, forse sarebbe andata diversamente. Ma Luis Enrique a fine gara non si pente e recrimina anche per un palo sfortunato dello stesso Caprari.
La beffa a 10’ minuti dalla fine penalizza troppo una Roma che in pratica va sotto al primo vero tiro in porta degli uomini di Weiss. Stekelemburg, fin lì in vacanza, non fa una bella figura, ma avrà modo di rifarsi.
Sicuramente lo 0-1 è ribaltabilissimo giovedì prossimo all’Olimpico, ma questa Roma a poco più di una settimana dall’inizio del campionato, dà proprio l’impressione di essere un cantiere aperto. La rosa è incompleta e Luis Enrique lo ha fatto capire chiaramente.
Al gruppo si è unito anche Lamela, il cui talento è tutto da scoprire, ma il ds Sabatini, ora che DiBenedetto è finalmente salito al vertice, può e deve fare in fretta. In arrivo ci sono Kjaer e Osvaldo, ma serve un centrocampista, forse due. Il ritardo è evidente e la fine del mercato incombe.