Incassare il colpo e reagire: la Roma deve ancora imparare a farlo
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Nel corso della conferenza stampa di presentazione di Maitland-Niles, il GM Tiago Pinto è intervenuto con queste parole: "Maitland-Niles è un calciatore pronto per aiutare la squadra subito, il mercato di gennaio deve essere così". L'esterno inglese, rispondendo a una domanda sulla mancanza di mentalità vincente nella Roma, ha così risposto: "Credo che sia io che Sergio abbiamo capacità e volontà di trasmettere questa mentalità e aiutare la squadra a vincere le partite. Il calcio è questo, vincere le partite. Se non vinciamo non siamo contenti". Durante la sua prima intervista ai canali della Roma, Sérgio Oliveira ha detto: "Vengo da un club in cui perdere è proibito, voglio trasmettere la mia mentalità vincente". Messe insieme, tutte queste dichiarazioni vanno in un'unica direzione: la Roma deve cambiare mentalità.
La rimonta subita contro la Juventus ha infatti messo in luce la fragilità mentale dei giallorossi, ma - provando ad andare oltre quei 7 minuti di blackout - c’è un dato su cui è necessario concentrarsi maggiormente, per capire in modo chiaro le difficoltà della squadra di Mourinho. In campionato, fin qui, nelle 10 occasioni in cui la Roma si è ritrovata sotto nel punteggio, solamente una volta è riuscita a ribaltare il risultato.
INCAPACITÀ A REAGIRE - Con una sola rimonta, la Roma è la penultima squadra della Seria A per punti fatti dopo essere andata in svantaggio. A pari merito con la squadra di Mou, ci sono Spezia e Bologna, peggio di loro ha fatto solo il Torino, tutte squadre che hanno obiettivi molto diversi dai giallorossi. Per una squadra che ambisce ad entrare in Champions League non è accettabile una statistica del genere. Saper reagire ad uno svantaggio e ribaltare il risultato è sintomo di avere fiducia nei propri mezzi e voglia di ottenere i 3 punti. La Roma, dunque, ha fin qui dimostrato l’esatto contrario e messo in mostra tutta la sua incapacità a reagire.
MOURINHO ESPERTO DEL SETTORE – Già nelle stagioni passate la Roma aveva dimostrato grandi fragilità mentali e per risolvere questo problema era stato scelto José Mourinho, un allenatore che - nella sua storia - ha sempre contraddistinto le sue squadre per una forte mentalità. L’allenatore portoghese avrebbe dovuto portare ai giocatori giallorossi proprio questa mentalità vincente, che ad oggi, però, ancora sembra mancare. Tuttatavia, è giusto notare che un allenatore da solo non può far molto e, per questo, è stato necessario intervenire sul mercato. Ora la palla passa nuovamente in mano a Mou e le attenuanti sembrano non esserci più. I 3 gol subiti in quei 7 minuti infernali raccontano di come ci sia ancora molto lavoro da fare, ma il tempo inizia a scarseggiare. Per puntare in alto, la Roma non può più permettersi di darsi per vinta davanti ad uno svantaggio. In questo, la rimonta subita dalla Juventus deve fungere da doppio stimolo: restare concentrati dopo essere passati in vantaggio e – soprattutto – non darsi per vinti quando si va sotto. Imparare a saper reagire ad uno svantaggio, incassare il colpo e reagire è uno step fondamentale in un percorso di crescita.
IL PRECEDENTE CHE FA BEN SPERARE - L'unica vittoria ottenuta da una situazione di svantaggio è arrivata il 27 ottobre scorso, contro il Cagliari. In quell'occasione, i sardi sono passati avanti con Pavoletti e la Roma è stata capace di ribaltare il risultato con i gol di Ibanez e Pellegrini. Nella prossima giornata di campionato i giallorossi affronteranno proprio la squadra di Mazzari, la speranza è che non sia necessario dover rincorrere nuovamente gli avversari, ma - qualora fosse necessario - il precedente fa certamente ben sperare.
Prossima partita: Roma-Cagliari, domenica 16 gennaio ore 18:00
Probabile formazione (4-2-3-1): Rui Patricio; Maitland-Niles, Mancini, Kumbulla, Vina; Oliveira, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham.
Ballottaggi: -
In dubbio: Karsdorp, Smalling.
Diffidati: -
Squalificati: Cristante, Ibanez.
Indisponibili: Spinazzola (rottura del tendine d’Achille sinistro), Diawara (Coppa d'Africa), Darboe (Coppa d'Africa).