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Iturbe in prestito. Ma dove?

di Gabriele Chiocchio

Il rendimento piuttosto deficitario di Juan Manuel Iturbe sta facendo prendere sempre più piede l’ipotesi del prestito, per cercare di recuperare un calciatore fortemente voluto da Walter Sabatini o quantomeno non depauperare un patrimonio, visti i 24,1 milioni versati all’Hellas Verona per il suo cartellino. Diverse le squadre interessate, ma quale sarebbe la destinazione migliore per lui e per la Roma?

BOLOGNA - “Iturbe in prestito? Non è ancora fatta…”, dichiarazioni dell’AD rossoblu Claudio Fenucci, che suggerirerebbero come la squadra di Donadoni possa essere in pole per aggiudicarsi le prestazioni dell’argentino, che in Emilia ritroverebbe il suo ex compagno Mattia Destro e un gruppo in crescita dopo il cambio di allenatore. La garra messa in campo dal numero 7 giallorosso è certamente adatta in un contesto di classifica come quello della lotta alla salvezza, ma il giocatore potrebbe finire per essere un mezzo per un fine e non tornare dall’esperienza in prestito realmente cresciuto.

GENOA - In Liguria Iturbe poteva già finire ad agosto, era tutto fatto prima che Sabatini bloccasse l'affare all’ultimo momento e cedesse Adem Ljajic all’Inter in prestito con diritto di riscatto. La destinazione ideale era e ideale resta: il Grifone, nonostante una classifica ancora non rassicurante, non sembra una delle squadre maggiormente candidate alla retrocessione e Gian Piero Gasperini rappresenta una garanzia sul piano del miglioramento tecnico, basti pensare a un altro giallorosso, Iago Falque, preso come promessa non mantenuta del calcio spagnolo e reso un calciatore più che utile anche a una grande della Serie A come la Roma.

TORINO - Un altro grande insegnante di calcio, capace di migliorare i giocatori sotto la sua ala, è Giampiero Ventura, che ha fatto compiere il salto di qualità a giovani come Cerci e Immobile e ha rigenerato giocatori già maturi come Bovo o Quagliarella. In granata, Iturbe entrerebbe in un sistema di gioco ben collaudato, ma diverso da quello della Roma che lascerà come il 3-5-2, in cui la sua collocazione più naturale sarebbe quella di seconda punta: chissà se poi lo ritroverebbe al suo ritorno.

SASSUOLO - L’ultima pretendente in ordine di tempo è la squadra di Eusebio Di Francesco, tecnico in decisa ascesa, insegnante di calcio più che gestore e candidato alla panchina della Roma che verrà, in caso di addio di Garcia. L’idea che al Mapei Stadium l’argentino possa condurre uno stage in vista della prossima annata è troppo forte per essere rapidamente cassata, ma attenendosi più alla realtà dei fatti, sull’out di destra del 4-3-3 neroverde ci sarebbe la concorrenza di un certo Domenico Berardi, una delle prime maglie assegnate nella formazione di partenza senza troppe discussioni. E se l’obiettivo è giocare...


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