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L'avversario - Il CSKA Mosca di Leonid Slutski

di Gabriele Chiocchio

Quinta giornata di Champions League, un turno di capitale importanza per la Roma che affronta il CSKA Mosca di Leonid Slutski.

STILE DI GIOCO - I russi puntano tutto su un 4-2-3-1 con esterni molto larghi in cui la rapidità è il punto cardine della manovra, non estremamente elaborata e basata su giocate verticali per sfruttare lo spazio aperto dagli esterni posizionati molto larghi, cambi di lato e qualche combinazione in zona centrale. L’ivoriano Seydou Doumbia e il nigeriano Ahmed Musa sono dei veri e propri velocisti, pronti a far scattare la molla del contropiede nonappena il pallone viene perso dagli avversari: sarà questo il pericolo maggiore per la Roma, che dovrà sì fare la partita ma dovrà stare particolarmente attenta a non scoprirsi e a non lasciare campo. D’altro canto la coppia centrale, composta da Vasili Berezutski e Sergei Ignashevich, non di rado si trova a salire per impostare il gioco anche nella metà campo opposta, esponendosi a sua volta alle ripartenze avversarie e la partita dell’Olimpico ha evidenziato evidenti problemi di pressing e distanze tra i reparti, risolti però nelle gare successive in cui i Campioni di Russia hanno tenuto molto bene il campo sia contro il Bayern Monaco che contro il Manchester City.

L’ALLENATORE - Il tecnico del CSKA è Leonid Slutski, in panchina nella Capitale russa dal 2009 e vincitore di due titoli nazionali (nel 2012/2013 oltre che nella scorsa stagione) e di due Coppe di Russia (nel 2010/2011 e nel 2012/2013, stagione conclusa con un double).

IL CAMMINO IN CAMPIONATO - Con la sconfitta per 2-1 sul campo del Krasnodar, dopo 14 giornate di Russian Premier League il CSKA Mosca è terzo in classifica a 10 punti di distanza dalla capolista Zenit San Pietroburgo.

I PRECEDENTI - Oltre alla gara d’andata, c’è un solo doppio precedente ufficiale tra Roma e CSKA Mosca: primo turno della Coppa delle Coppe 1991/1992, in cui i giallorossi di Ottavio Bianchi ottennero la qualificazione vincendo in trasferta per 2-1 (gol di Sergeev, autogol di Kolesnikov e vantaggio giallorosso firmato da Ruggiero Rizzitelli) e perdendo all’Olimpico per 1-0 (con gol di Dmitriev) staccando il biglietto per il turno successivo grazie alla regola dei gol in trasferta.

NUMERI - La sconfitta del 1991 è l’unica della Roma contro compagini russe, contro le quali ha ottenuto altre cinque vittorie (tre in tutte e tre le trasferte sostenute) oltre a quella dell’andata di quel doppio confronto, due di queste contro la Lokomotiv Mosca nel 2001/2002 (2-1 all’Olimpico, 1-0 al Luzhniki), quando, sempre in Champions League, si affrontarono Francesco Totti (a segno all’Olimpico) e Sergei Ignashevich. Cinque vittorie, due pareggi e otto sconfitte il bilancio del CSKA contro squadre italiane (due vittorie, un pareggio e quattro sconfitte in casa), con l’ultimo incrocio (prima dell’andata all’Olimpico) contro l’Inter (vittoriosa per 2-3 a Mosca e sconfitta per 1-2 a San Siro) nel 2011/2012, in un girone di Champions League che comprendeva anche il Lille di Rudi Garcia, che ottenne un pari per 2-2 in Francia e una vittoria esterna per 2-0 in Russia. La squadra di Slutski non vince in casa in Europa dal 3-2 al Viktoria Plzen della Champions League 2013/2014. La Roma invece non ottiene un successo fuori casa nelle coppe dal 2-3 ottenuto a Basilea nella Champions League 2010/2011.

PROBABILE FORMAZIONE - Slutski si affiderà al suo 4-2-3-1 con Akinfeev tra i pali, Ignaschevich e Berezutski coppia centrale e Fernandes e Schennikov sugli esterni; Dzagoev e Wernbloom (che, acciaccato, potrebbe essere sostituito da Milanov), assenti all’andata per squalifica, comporranno la coppia centrale, mentre Musa, Eremenko e Tosic agiranno dietro all’unica punta Doumbia.

CSKA Mosca (4-2-3-1): Akinfeev; Fernandes, Berezutski, Ignaschevich, Schennikov; Dzagoev, Wernbloom; Musa, Eremenko, Tosic; Doumbia.


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Lunedì 25 novembre
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