.

L'enigma della fascia sinistra: Roma ancora in difficoltà

di Simone Francioli

Colta la qualificazione per la finale di Coppa Italia contro la Lazio, grazie ad una brillante attuazione nel secondo tempo, la Roma ora è pronta a concentrarsi pienamente sul campionato prima dell’attesissima sfida con i biancocelesti. Una delle noti dolenti della serata, registrata nella prima frazione di gioco, è stata la difficoltà dell’undici di Andreazzoli nel coprire bene la fascia sinistra, presieduta da Marquinho con l’aiuto di Florenzi. La pericolosità dell’Inter è infatti spesso derivata dalla libertà d’azione concessa a Ricardo Álvarez, abile nello sfruttare gli spazi liberi lasciategli dal centrocampista brasiliano, molto propenso alle avanzate offensive. Ciò, in aggiunta agli spostamenti di Florenzi in zona d’attacco, ha squilibrato in più di una circostanza la formazione giallorossa, incapace per lunghi tratti di ritrovare le distanze giuste tra i reparti. Non è una novità per i capitolini. Da una parte la presenza dell’ex Fluminense sull’esterno del campo permette di avere un’opzione offensiva di rilievo in più, dall’altra l’undici di Andreazzoli dimostra di non essere in grado di gestire una simile situazione in maniera continuativa per l’intera durata del match, considerando poi che anche Torosidis tende ad avanzare con costanza.
Nella ripresa, con l’innesto di Balzaretti per Florenzi e il conseguente spostamento di Marquinho in mediana, la squadra ha ritrovato il giusto posizionamento in campo, complice anche un'Inter che ha progressivamente iniziato a perdere energie. Álvarez, trasferito sulla fascia di Torosidis, è di fatto scomparso dalla partita fino al gol del definitivo 2-3. L’ex terzino del Palermo si è rilevato nuovamente decisivo per il secondo match consecutivo: dopo l’assist per Osvaldo a Torino, è arrivato il preciso passaggio risolutore per il gol di Destro.
Roma che non riesce a trovare una soluzione definitiva e convincente: nel girone d’andata lo scarso rendimento di Balzaretti ha portato i primi dubbi, aumentati quindi dalla non ottimale forma di Dodô, mai in grado di avere una serie di partite per valutarne l’effettivo rendimento e dare il cambio al compagno di squadra. Con l’esonero di Zeman, la squadra è passata alla difesa a tre e, nelle tre circostanze in cui Andreazzoli ha utilizzato la linea a quattro, i protagonisti sul lato sinistro sono stati Marquinho (due volte) e Balzaretti: solidità e copertura non sono parsi ai massimi livelli. Dopo la fallimentare esperienza di José Ángel nella stagione con Luis Enrique e le incertezze dell'attuale annata, la società giallorossa dovrà far attenzione a non prolungare il problema in vista dei possibili impegni in Europa.


Altre notizie
PUBBLICITÀ