.

L'ex Zeman torna al San Paolo dopo quasi nove anni

di Alfredo Garofalo

Dopo quasi nove anni di distanza Zdenek Zeman ritorna al San Paolo nelle vesti di avversario, dopo aver anche guidato il Napoli nella stagione 2000/01.
Nel corso della sua esperienza in azzurro, in realtà, il tecnico romanista non ha lasciato alcun segno tangibile. La sua avventura partenopea, annunciata in pompa magna come quella del rilancio, si concluse amaramente dopo solo sei giornate e con un bottino costituito da soli due miseri punti. Dopo la trasferta di novembre al Curi di Perugia, terminata 1-1, il boemo fu esonerato in diretta tv dall’allora presidente Corbelli. In quella stagione, Zeman, pagò anche colpe non sue e l’addio al club campano, a dire il vero, non fu privo di veleni. L’allora allenatore del Napoli, infatti, sostenne che il suo allontanamento fosse opera del suo acerrimo nemico Luciano Moggi. Un'accusa che, inevitabilmente, innescò una serie infinita di polemiche e di scambi reciproci d’accuse.
Da quel momento le sue sfide con il Napoli hanno sempre avuto un gusto particolare e mister Zeman, in più di un’occasione, ha consumato la sua personale vendetta giocando un tiro mancino alla sua ex squadra.
Emblematico quello che avvenne nella stagione 01/02, quando, alla guida della Salernitana, tolse ai partenopei, in piena corsa per la A, ben cinque punti fra andata e ritorno che alla fine si rivelarono determinanti in chiave promozione. Al San Paolo, il 27 gennaio del 2002 finì 1-1. Al vantaggio napoletano di Villa rispose, di fronte a 50000 increduli tifosi partenopei, il granata Lazzaro al ’94 che, dopo il gol, insieme a tutti i suoi compagni di squadra, corse ad abbracciare un gaudente mister Zeman.
La stagione successiva, sempre sulla panchina della Salernitana, un altro sgambetto: stavolta in Coppa Italia. Nel catino di Fuorigrotta l’1-1 dell’agosto del 2002 costò l’eliminazione al Napoli che, nel proprio girone, finì alle spalle della Ternana per un solo punto.
Nel febbraio del 2004 la prima delusione da ex per l’allenatore boemo alla conduzione dell’Avellino. Nell’impianto partenopeo, che in silenzio ricordava il giovane Sergio Ercolano morto tragicamente nel match d’andata al Partenio, Savoldi decise la sfida in favore degli azzurri.
In seguito il destino, con il fallimento degli azzurri nel 2004, le esperienze all'estero e alcuni esoneri patiti da Zeman, non li ha più messi di fronte. Oggi sarà l’occasione per ritrovarsi nuovamente da avversari.  Ma se Zeman è rimasto sempre lo stesso, molte cose sono cambiate nel Napoli, a cominciare dalla proprietà. La rivalità degli anni passati sarà sicuramente sopita, ma non c’è dubbio che la voglia del boemo di dimostrare il suo valore al pubblico napoletano, che non lo ha mai apprezzato fino in fondo, emergerà ancora una volta quando la sua Roma scenderà in campo al San Paolo.


Altre notizie
PUBBLICITÀ