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La gara vista dalla curva - L'eroe che non ti aspetti: Yanga-Mbiwa regala un sogno ai tifosi giallorossi. FOTO! VIDEO!

di Yuri Dell'Aquila

Di per sé il derby non può e non potrà mai essere considerata una gara come le altre: supremazia cittadina, onore e sfottò con amici, parenti o colleghi in ballo, in 90 minuti che liberano dalla tensione di una settimana intera i sostenitori delle due squadre. Quando poi a tutto questo si aggiunge la disputa per il secondo posto, è facile pensare al sentimento di agitazione che già dalle prime ore del mattino pervade ogni sostenitore giallorosso, arrivato al match con la paura del sorpasso ad opera degli odiati cugini, che renderebbe fallimentare una stagione comunque negativa.

Nel prepartita, la prima scarica di adrenalina la regala Morgan De Sanctis, che sceglie, al momento dell'ingresso in campo per il riscaldamento, di caricarsi e caricare la Curva Sud, la quale ovviamente risponde presente con un "Forza Roma alè" che risuona fragoroso all'interno del settore. Lettura delle formazioni con ovazioni per tutti i calciatori, mentre dalla Nord viene srotolata un'aquila che svetta su una linea di fuoco, accompagnata dalla scritta: "La sua virtù sfida da sola le tenebre". Si attende la risposta da parte del tifo giallorosso ma dopo qualche minuto di attesa viene esposto uno striscione: "Oggi nessuna coreografia per la nostra dignità. Un vero presidente non insulta la sua gente", a sottolineare il distacco sempre più evidente con la società americana, seguito dal caustico: "Secondo posto, per noi minimo sindacale, per voi trionfo mondiale".

Il primo tempo regala dopo cinque minuti un brivido gelato lungo la schiena dei sostenitori giallorossi, con il gol divorato da Klose a due passi dalla porta sguarnita in seguito a un errore di Torosidis, la Sud risponde con un prolungato: "Forza Roma olè, non mollare mai, lotta e vinci insieme a noi" che accompagna tutta l'iniziale fase di gioco, le due squadre in campo non forzano i ritmi di gioco e le emozioni scarseggiano fino al duplice fischio del Sig. Rizzoli che manda tutti negli spogliatoi nell'intervallo.

Alla squadra di Garcia un pareggio andrebbe benissimo, e la sensazione diffusa sugli spalti è proprio che il tecnico francese abbia impostato una gara attendista per portare a casa il punticino che consentirebbe ai giallorossi di tenere lontani i biancocelesti prima di giocarsi il tutto per tutto nel match casalingo con il Palermo. Non sarà così, e a dimostrazione di ciò, a metà ripresa verrà gettato Pjanic nella mischia, vero e proprio punto di svolta della gara. I venti minuti successivi all'ingresso del bosniaco sono frenetici, vengono vissuti in un turbinio crescente di emozioni non adatte ai deboli di cuore. Minuto 73, break a centrocampo del neo entrato, palla per Nainggolan che parte in progressione solitaria, allarga per Ibarbo che rimette dentro per Iturbe, uno degli uomini più discussi della stagione, movimento ad anticipare Basta e rete che si gonfia, così come la giugulare di ogni tifoso romanista, in estasi per un vantaggio inaspettato. Minuto 81: la Lazio sembra aver accusato il colpo e fatica a creare pericoli verso la porta difesa da De Sanctis, all'improvviso sventagliata di Felipe Anderson per la torre di Klose e l'incornata vincente di Djordjevic, ammutolito il settore giallorosso, che vede materializzarsi l'ennessima beffa stagionale. Minuto 85, punizione dal lato destro calciata da Pjanic, sul pallone si avventa Mapou Yanga-Mbiwa, ancora a caccia del primo gol con la maglia della Roma, il francese effettua una torsione imperiosa e per un attimo il tempo si ferma: il pallone impiega un intervallo di tempo interminabile per rimbalzare davanti a Marchetti prima di depositarsi in rete per il secondo vantaggio della squadra romanista. Incredula la Sud, increduli i sostenitori giallorossi, il difensore ex Montepllier, seguendo la miglior tradizione dei vari Balzaretti, Julio Baptista o Fabio Simplicio, sta diventando l'uomo derby. Gli ultimi minuti sono vissuti con trepidazione, i padroni di casa non hanno più energie per controbattere e il triplice fischio del Sig. Rizzoli consegna alla Roma la matematica certezza di aver raggiunto il secondo posto in classifica. 

Grande festa in campo con i giocatori che improvvisano una foto ricordo e poi si dirigono proprio sotto la Sud, con Totti e Florenzi che indossano magliette celebrative per la gara: "Rigiochiamola anche domani", "Stai sempre a parla', ora che te voi inventa'", suggellate dal "Game over" che campeggia sul retro della maglietta del Capitano romanista, portato in trionfo davanti ai propri tifosi. La giornata si conclude con i calciatori che rientrano in campo poco dopo la fine della gara per inscenare una sorta di "rivincita" con annessa mini partitella tra i cori divertiti del pubblico giallorosso, che almeno per una sera dimentica le amarezze di un'intera stagione, godendosi appieno la gioia per una vittoria dal sapore speciale.


https://www.youtube.com/watch?v=aquK-zOsHHw&feature=youtu.be


https://www.youtube.com/watch?v=-6uL6cX99a8&feature=youtu.be


https://www.youtube.com/watch?v=ifUvqbT8Drw&feature=youtu.be


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