La gara vista dalla curva - La Roma vince il derby. Spettacolo di colori sugli spalti. FOTO! VIDEO!
"Il mio nome è il simbolo della tua eterna sconfitta". Nello striscione esposto in Curva Sud durante l'ingresso in campo dei calciatori è condensato il pensiero di ogni tifoso romanista, che ricorda ancora il derby perso del 26 maggio scorso, indelebile nella memoria, ma dal quale ha tratto la propria forza per andare avanti. Federico Balzaretti e Adem Ljajic, entrambi a segno nel secondo tempo, hanno deciso la stracittadina numero 139, regalando ai tifosi giallorossi una vittoria che latitava da ben 5 confronti con i cugini biancocelesti. Gara particolare anche per il debutto in campionato della Curva Sud, squalificata nella gara contro il Verona, che torna a far esplodere il proprio amore dopo la deleteria finale di Coppa Italia.
Fiato corto e tachicardia, ansia e sudore freddo, questi i sintomi di chi è visceralmente attaccato a questi colori, di chi soffre per questa maglia e vive ogni partita come se fosse una finale, anche se in questo caso c'erano solamente i tre punti in palio. Nelle lacrime del laterale sinistro romanista dopo il gol segnato, condivise da gran parte degli spettatori che assiepavano gli spalti, è presente tutta la rabbia per le delusioni, continue, incassate in questo nefasto biennio, nella speranza che la rinascita possa trovare proprio da questo episodio nuova linfa.
In un prepartita atipico, caratterizzato dalla scelta dei tifosi laziali di riempire il settore a partita iniziata, lasciando lo striscione con la scritta "Ah dimenticavo, c'è il memorial derby... Finisco la birra e poi entro“ ad accogliere i sostenitori romanisti, sono solamente questi ultimi a caricare i propri giocatori con un occhio di riguardo per De Rossi, Florenzi e Capitan Totti, romani e romanisti, che più degli altri sanno quale significato abbia questo match. Al momento della lettura delle formazioni nessun fischio, nessun boato di disapprovazione ed è anche da questi piccoli segnali di distensione che si vede come il popolo giallorosso si sia stretto compatto attorno alla propria squadra. Cartoncini gialli e rossi fanno da sfondo ad una coreografia ad alto impatto visivo, tanto semplice quanto efficace.
Il primo tempo della partita segue il leitmotiv dei precedenti impegni della nuova Roma di Rudi Garcia: studio dell'avversario, possesso palla prolungato e grande ordine in mezzo al campo, limitando al minimo i pericoli per la porta difesa da De Sanctis ma senza tentare l'affondo. Nel mentre, incessante tifo proveniente dal settore più caldo dei tifosi giallorossi, che pronosticano futuri successi ai propri ragazzi e augurano agli avversari un precoce ritorno nella serie cadetta. La seconda frazione si apre con una maggiore incisività di Totti e compagni, i quali prendono man mano il pallino del gioco ed eccezion fatta per la traversa colpita da Ciani iniziano a stringere la preda verso il centro della propria ragnatela, tessendo trame di gioco sempre più pericolose fino al fatidico minuto 63', quando, un minuto dopo aver colpito il palo, il già citato Balzaretti fa esplodere lo Stadio Olimpico, che da troppo tempo aspettava un momento del genere.
Quando al minuto 71 i sostenitori biancocelesti decidono di esultare, nonostante lo svantaggio, in memoria della rete siglata da Lulic nello scorso derby, la Roma è ancora prepotentemente all'attacco, alla ricerca del gol che possa chiudere la partita, spinta dalle corse dell'indiavolato Gervinho. L'espulsione comminata a Dias, appena entrato sul terreno di gioco, è il preludio al più bello degli epiloghi: prima Daniele De Rossi sventa una colossale occasione laziale, sradicando dai piedi di Ederson un pallone pericolosamente vicino allo specchio della porta giallorossa, poi Ljajic sfrutta l'ennesimo pallone recuperato dall'esterno ivoriano della Roma per dribblare due difensori avversari ed essere steso da Ledesma in mezzo all'area, realizzando il conseguente rigore che pone i titoli di coda su un importantissimo successo della banda di Rudi Garcia, la quale mantiene la vetta della classifica in coabitazione con il Napoli.
Al fischio finale la festa può avere inizio e tutta la gioia dell'intera rosa si esprime in una corsa piena d'amore sotto la Curva Sud, di fronte ad estasiati tifosi che hanno ritrovato, nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno, tutto il sentimento possibile.