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La nuova veste di Iago Falque

di Claudio Lollobrigida

La serata di venerdì, che ha visto la Roma impegnata nell'Opening Day stagionale, non poteva che avere come protagonista principale Edin Dzeko, acquisto osannato dal popolo romanista e che ha subito infiammato l'Olimpico con due gol e un assist nell'amichevole contro il Siviglia. Ma c'è anche un altro nuovo arrivato, sbarcato nella Capitale quasi in punta di piedi e accolto tiepidamente dai tifosi, che ha fatto strabuzzare gli occhi di tutti per intelligenza tattica e abnegazione sul campo: si tratta di Iago Falque, primissimo acquisto estivo prelevato dal Genoa. Lo spagnolo si è meritato l'attenzione dei top club del nostro campionato grazie alle 13 reti messe a segno nel girone di ritorno della scorsa stagione, giocando da ala destra mancina nel tridente di Gasperini.

Schierato sempre nei tre davanti da Garcia ma sulla fascia sinistra - con la destra occupata da Salah - Falque ha messo in mostra doti che pochi, forse nessuno, avrebbero mai pensato di riconoscergli. Pendolino instancabile, ha letteralmente arato la sua fascia di competenza correndo dalla propria metà campo a quella avversaria per tutti i 61 minuti in cui è stato in campo; tanti, poi, i cross dal fondo verso il centro dell'area, arma indispensabile se ad attenderli c'è un certo Edin Dzeko. Nel mezzo, tanto dinamismo e senso della posizione: generosità nel ripiegare in aiuto del terzino e gamba non indifferente nell'accompagnare l'azione offensiva, soprattutto in contropiede. A Genoa avevamo imparato a conoscerlo come esterno di attacco più classico, improntato alla ricerca del dribbling e degli strappi verso il centro del campo: ma venerdì, nella sua nuova casa, l'Olimpico, si è presentato con una veste del tutto nuova, sfoggiando caratteristiche forse uniche tra i suoi compagni di reparto. Sorpresa Falque, che tutti sperano possa tramutarsi presto in certezza.


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