La Roma accelera con il mercato
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Quella dello scorso gennaio è stata una sessione di mercato vissuta ancor più pericolosamente del solito, tra le incertezze sul campo e quelle, di conseguenza, legate al possibile avvicendamento in panchina, poi concretizzatosi. Come sempre, si è detto tutto e il suo contrario, si sono avuti dubbi legittimi e meno legittimi, così come speranze che quella che potrebbe essere l’ultima sessione di mercato interamente condotta da Walter Sabatini potesse risultare decisiva per un rilancio. Dopo oltre un mese dalla chiusura della porta dell’Ataexecutive, il responso non può che essere positivo: Zukanovic si è rivelato più di un rincalzo, capace di tenere il campo anche al Santiago Bernabeu, El Shaarawy ha già messo a segno 5 gol e Perotti, oltre al dato numerico dei 2 gol e 4 assist, si è rivelato un autentico game changer della Roma, capace di moltiplicare soluzioni e linee di passaggio e in grado di elevare la qualità dell’intera manovra. Il 24 gennaio, data dell’ultima partita giocata dalla Roma senza i nuovi arrivati, allo Juventus Stadium contro i bianconeri, il terzo posto distava 6 punti: ora i giallorossi ne hanno 5 di vantaggio sulle inseguitrici, che dal mercato non sono uscite rinforzate come i giallorossi. L’Inter aveva senz’altro poco margine di manovra: l’arrivo di Eder andava a rimpolpare un reparto offensivo un po’ balbettante, che con un uomo da 12 gol in 19 gare con la Sampdoria poteva compiere un balzo in avanti significativo che non è ancora stato fatto. Il nazionale azzurro avrà un’occasione, vista la squalifica di Palacio e gli infortuni di Icardi e Jovetic, proprio contro la Roma sabato all’Olimpico. Dove è già caduta la Fiorentina, che dal mercato ha avuto rinforzi in tutti i reparti: benino in avanti, con i due gol segnati da Zarate e le soluzioni in ampiezza offerte da Tello, un po’ meno a centrocampo, con Kone mai utilizzato e Tino Costa inserito in modo un po’ impavido contro la Roma, e decisamente meno in difesa, con il pasticcio legato a Mammana e poi l’arrivo di Benalouane, che ancora deve debuttare in viola. Una lezione che la Roma ha imparato un anno fa, quando i rinforzi furono tutti giocatori che nell’immediato non avrebbero potuto dare un fattivo contributo e che ha fatto sua sfruttandola per dare alla sua classifica l’accelerazione che al momento la pone come principale candidata per il piazzamento che vale i playoff di Champions League.