La Roma chiamata all'impresa contro uno Shakhtar da record
Domani sera la Roma sarà chiamata alla difficile sfida, valida per gli ottavi di Champions League, contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk. Il match, che alla vigilia della gara di andato era vista quasi come una passeggiata per i giallorossi, adesso sembra un'impresa alla quale in pochi sperano ancora. La sconfitta per 3 a 2 all'Olimpico ha tagliato un po' le gambe alla squadra e alla tifoseria, ma l'arrivo di Vincenzo Montella e il recupero di Pizarro hanno portato una ventata di aria fresca, se non tanto per quanto riguarda la qualità del gioco, perlomeno per i risultati ottenuti.
Dall'altra parte si schiera una squadra che ha inanellato 12 vittorie consecutive e, nonostante abbiano ripreso il campionato solo giovedì scorso dopo due mesi di riposo in cui l'unica partita ufficiale è stata proprio la gloriosa trasferta a Roma, non sembra voglia fermarsi.
Ciononostante, nella partita di giovedì scorso contro lo Sevastopol, quindicesimo in classifica, gli uomini di Lucescu non hanno sfornato una prestazione particolarmente brillante e hanno raggiunto la vittoria solo all'ultimo minuto di recupero del secondo tempo grazie a un'inzuccata di testa del loro uomo più pericoloso, il brasiliano Luiz Adriano ben imbeccato dal centrale difensivo Chygrynskiy. In campionato dominano in testa alla classifica con 12 punti in più sulla Dinamo Kiev seconda e in 20 partite giocate contano 18 vittorie, un pareggio ed una sconfitta.
Nelle competizioni europee gli ucraini sono da tempo imbattuti tra le mura amiche, e questo rafforza le loro convinzioni di poter passare il turno in una stagione che gli sta donando molte soddisfazioni.
L'unico precedente dei giallorossi in casa dello Shakhtar non è favorevole alla squadra capitolina avendo giocato, nell'edizione del 2006 della Champions Leaugue, la sfida persa per 1 a 0 grazie a un gol di Marica, adesso in forza allo Stoccarda.
Presumibilmente la compagine del tecnico rumeno scenderà in campo schierando un 4-4-2 che all'occorrenza diventa un 4-2-3-1 per sfruttare gli spazi che inevitabilmente la squadra di Montella dovrà lasciare agli avversari se vuole inseguire la vittoria con almeno due gol di scarto.
Nessun indisponibile né per infortunio né per squalifica tra le fila ucraine e la formazione che più probabilmente sarà chiamata a difendere il risultato che gli permetterebbe di passare il turno dovrebbe essere formata da Pyatov tra i pali, la difesa a quattro formata dalla coppia centrale Chygrinskiy e Rakitskiy e i due terzini, Rat e il capitano Dario Srna, rispettivamente a destra e a sinistra.
La linea di centrocampo verrà formata al centro da Gai in mediana e Jadson sulla trequarti ad impostare, mentre sulle fasce figureranno Willian sulla sinistra e Diego Costa sul versante opposto. In attacco la coppia formata dal capocannoniere della squadra, il brasiliano Luiz Adriano ed il connazionale ex Arsenal, Eduardo.