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La Roma in Nazionale: Italia-Uruguay 0-1 - Osvaldo sfortunato, De Rossi ingoiato dal centrocampo di Tabarez

di Emanuele Melfi

L'Olimpico è quello delle grandi occasioni. L'Italia sfida l'Uruguay in un'amichevole organizzata per festeggiare i 150 anni dI Unità del nostro Paese. Tanti tifosi accorrono all'evento, l'Inno di Mameli cantato dall'intero stadio è da brividi. Due - De Rossi e Osvaldo - i romanisti schierati dal primo minuto dal Ct Cesare Prandelli. In settimana si era ipotizzato che il centrocampista romanista potesse scendere in campo con la fascia di Capitano, ma Buffon, quella fascia, se l'è tenuta stretta. Sin dai primi minuti si intuisce che la sfida è tutt'altro che un'amichevole. Osvaldo entra subito in partita mettendo Balotelli solo davanti a Muslera dopo soli 40 secondi di gioco. Già al 3' gli uomini di Tabarez, però, sono avanti: bella discesa dell'ex juventino Caceres che pesca solo a centro area Fernandez, il quale non ha problemi a girare in porta e battere Buffon. La "Celeste" è molto aggressiva, l'Italia soffre molto il pressing degli avversari. L'attaccante romanista svaria molto andando spesso alla caccia del pallone anche sulle fasce laterali. E' Mario Balotelli a provare a dare la scossa calciando dalla distanza. Osvaldo lotta lì in mezzo al campo provando a mettere in apprensione la difesa dell'Uruguay pur senza far male. De Rossi è stretto tra le maglie del centrocampo di Tabarez tutto muscoli e corsa. Svolge un ruolo diverso da quello ricoperto nella Roma di Luis Enrique: partecipa spesso alla manovra d'attacco e proprio dai suoi piedi arriva un bel tiro, seppur debole, verso la porta uruguaiana dopo una grande azione di Balzaretti sulla destra. I due romanisti si cercano spesso, c'è affinità e si vede; l'ex Espanyol (oggi in campo con la maglia numero 17) riesce a crearsi spazio grazie alle combinazioni "dai e vai" con Balotelli. La palla gol più ghiotta della prima frazione per gli Azzurri arriva proprio dalla testa di Osvaldo, che da calcio d'angolo battuto da Pirlo, non riesce per pochi centimetri a violare la porta dell'ex laziale Muslera.

Nella ripresa l'Italia parte forte cercando di raddrizzare la partita. Al 10' Maggio  imbecca Pepe sulla destra, l'attaccante scocca il destro di prima intenzione ma la palla finisce alta sopra la traversa. Osvaldo viene cercato spesso con lanci lunghi da parte dei centrocampisti venendo risucchiato dalle maglie della difesa uruguaiana. Gli uomini di Prandelli reagiscono, non ci stanno a perdere ma la selezione di Tabarez regge botta. E' proprio De Rossi a prendere ancora una volta l'iniziativa cercando Maggio sulla destra, ma il tiro del napoletano finisce altissimo. La partita cala vistosamente di ritmo, ma è ancora il romanista Osvaldo a rendersi pericoloso avventandosi su un cross di Pepe provando il sinistro ad incrociare. E' l'ultima azione dell'attaccante di Luis Enrique, Prandelli lo richiama in panchina per far posto allo juventino Matri. L'Italia soffre, così il Ct azzurro sposta De Rossi davanti alla difesa nel ruolo che Luis Enrique gli ha cucito addosso. L'Italia spara le ultime cartucce a disposizione con Balzaretti che va vicinissimo al pareggio, ma Muslera compie il miracolo e mette in angolo. E' l'ultima vera occasione del match, il risultato - al netto delle occasioni create - sembra essere ingiusto.

La prima da titolare di Osvaldo nella nazionale azzurra poteva andare sicuramente meglio. L'attaccante giallorosso viene spesso cercato dai compagni di centrocampo e l'intesa con Balotelli risulta essere discreta: sfortunato in un paio di occasioni (entrambe di testa) dove con un pizzico di precisione in più avrebbe potuto timbrare il cartellino proprio nel suo stadio. Nel complesso, solita partita incentrata sulla grinta e sul carattere, siamo certi che l'emozione, soprattutto nella prima frazione di gara, l'abbia fatta da padrone.

Discorso diverso per De Rossi. Il centrocampista giallorosso è ormai abituato alle grandi platee e ai grandi appuntamenti. La verità è che l'Uruguay ha controllato la manovra azzurra senza troppi problemi per larghi tratti della gara. Il centrocampo di Tabarez, fatto di muscoli, corsa e piedi buoni, ha retto bene ingoiando e bloccando Pirlo, De Rossi e Marchisio nella propria rete. Nello specifico, il giallorosso ha ricoperto per quasi tutta la gara un ruolo che non è più abituato a svolgere; non è un caso che nel momento di maggior bisogno Prandelli l'abbia ricollocato nella fetta di campo a lui più congeniale, quella davanti alla difesa.

 

ITALIA-URUGUAY 0-1

Italia (4-3-1-2): Buffon; Maggio, Ranocchia, Chiellini, Balzaretti; De Rossi, Pirlo, Marchisio (37′ st Pazzini); Montolivo (1′ st Pepe); Osvaldo (20′ st Matri), Balotelli. A disp.: Sirigu, De Sanctis, Abate, Ogbonna, Aquilani, Motta, Nocerino. All.: Prandelli.

Uruguay (4-4-2): Muslera; Caceres, Lugano (1′ st Coates), Godin, A. Pereira; M. Pereira (49′ st Scotti), Perez (5′ st Eguren), Arevalo Rios, C. Rodriguez; Fernandez, Cavani. A disp.: Silva, Ramirez, D. Rodriguez, Gonzalez. All.: Tabarez.

Arbitro: Pereira Gomes (Por)

Marcatori: 3′ Fernandez (U)

Ammoniti: Balotelli, Chiellini (I); Caceres, A. Pereira, Lugano, Cavani, Muslera (U)

Espulsi: A. Pereira.


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