La Roma mette la freccia: vittoria e primato in classifica
Dimenticare in fretta le dolorose parentesi di coppa e ributtarsi a capofitto nel campionato. Questo l'obiettivo comune di Roma e Fiorentina, di fronte nel testa a testa della nona giornata di Serie A. Lo stadio Artemio Franchi è vestito a festa per l'occasione, con 40mila tifosi pronti a spingere i propri beniamini al di là dell'ostacolo. Garcia vara il consueto 4-3-3 ritrovando Dzeko dal 1' al centro dell'attacco. Ai suoi lati Gervinho e l'ex Salah, accolto da una bordata di fischi. Florenzi continua nella sua staffetta tra difesa, centrocampo e attacco ricoprendo stavolta il ruolo di terzino destro. Sulla fascia opposta Digne, mentre i centrali sono Manolas e Rüdiger, quest'ultimo reduce da una prova opaca a Leverkusen. Linea mediana ormai rodata Pjanic, De Rossi, Nainggolan. Paulo Sousa invece non recupera in extremis Marcos Alonso e si affida al 3-4-2-1 con Ilicic e Borja Valero alle spalle di Kalinic.
Comincia la partita e il primo squillo è di Dzeko. Il bosniaco si libera bene di un avversario e parte palla al piede, concludendo però debolmente verso la porta. Sul capovolgimento di fronte, Vecino dosa male la potenza del tiro e non crea grattacapi a Szczesny. Al 6' la situazione è già sbloccata grazie a Salah, il quale segna e non esulta in maniera vistosa dimostrando gratitudine alla Fiorentina. Il suo mancino a giro è un autentico capolavoro che termina la corsa all'angolino, senza scampo per Tatarusanu. Poco dopo la viola protesta per un intervento con le mani al limite dell'area di Szczesny; l'arbitro lascia correre. L'uomo che meno ti aspetti, Roncaglia, rischia di sorprendere Szczesny con un tiro dalla distanza, fuori di poco. I padroni di casa non ci stanno e attaccano a testa bassa. Il croato Kalinic è tra i più attivi e per poco non sfrutta con un pallonetto un lancio dalle retrovie, dopo uno stop di tacco a seguire. Quando scocca il 34' è il momento di Gervinho, che scatta in campo aperto prendendo d'infilata la retroguardia viola, riversata in avanti su un calcio d'angolo. L'ivoriano è freddo davanti a Tatarusanu dopo una cavalcata di 70 metri. Subito dopo De Rossi, non al meglio per un fastidio all'adduttore, è costretto al cambio con Vainqueur: prima di farsi sostituire calcia via il pallone per farsi ammonire e saltare così per squalifica il prossimo match con l'Udinese. Il secondo gol subito provoca una reazione d'orgoglio nei viola, che per poco con Vecino non riescono a dimezzare lo svantaggio prima dell'intervallo. Szczesny è chiamato al grande intervento nella circostanza. Poco più tardi è Ilicic a cercare di sorprendere il portiere polacco, senza riuscirci. Si va così al riposo con la Roma avanti di due reti.
La ripresa comincia sulla falsariga del finale di prima frazione, e cioè con la Fiorentina in attacco. La Roma invece si limita al contropiede: Nainggolan mette in mezzo un pallone velenoso con Gervinho che liscia il pallone. Ancora l'ivoriano al 56' scatta sul filo del fuorigioco, ma Tatarusanu in uscita lo contiene; a rimorchio arriva però Pjanic che calcia trovando il salvataggio miracoloso sulla linea di Bernardeschi. La viola continua ad affidarsi ai tiri da fuori, perlopiù velleitari. Al 60' Paulo Sousa si gioca la carta Pepito Rossi e l'attaccante mette subito in porta Bernardeschi, il quale a tu per tu con Szczesny si fa ipnotizzare dal portiere giallorosso. Dzeko ha la sua grande occasione per incidere nel match, ma buca l'intervento in maniera goffa su un cross di Florenzi. Quando la sfida volge al termine, gol annullato a Rossi per un fuorigioco chilometrico di Kalinic. Sousa tenta il tutto per tutto levando Rodriguez per inserire Babacar. Il senegalese, appena entrato, crea scompiglio favorendo l'inserimento di Ilicic, che non trova la porta. Poco dopo ancora lo sloveno cerca e trova Kalinic; il centravanti viola spreca tutto calciando in Curva Fiesole. Ironia del destino, la partita di Salah, beccato per i 90 minuti dai tifosi, finisce anzitempo a causa di un doppio giallo ravvicinato. L'ultimo squillo della partita è di Babacar, pronto a centro area a trovare il gol della bandiera. È il canto del cigno per la Fiorentina, che perde lasciando il primo posto alla Roma. Per i giallorossi è la quarta vittoria consecutiva: un cambio di marcia che ha lasciato sul posto gli avversari!