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La settimana del Napoli

di Alfonso Cerani

Sono stati sette giorni molto intensi per la squadra di Benitez quelli che hanno preceduto l'attesissima sfida del San Paolo contro la Roma. Dopo la scorpacciata di gol che ha condannato il Verona domenica sera, nella quale hanno ritrovato la rete due punti fermi come Higuain e Hamsik, è arrivato l'inatteso pareggio contro l'Atalanta. Un punto che ha lasciato l'amaro in bocca per come è maturato. Il calcio di rigore sbagliato sul finale ha strozzato in gola l'urlo di gioia dei tifosi partenopei, che ora si apprestano ad assiepare lo stadio come non mai in questa stagione. Sono previste infatti più di 50 mila presenze, record stagionale di spettatori. Nella giornata di giovedì inoltre sono stati messi in vendita altri 3500 biglietti per la Curva A. La squadra è in ritiro da ieri sera per prepararsi adeguatamente alla partita. Lo stesso era successo contro l'Atalanta, senza però giungere alla vittoria.

È inutile girarci intorno: quest'oggi i partenopei scenderanno in campo nel nome di Ciro Esposito. Numerosi sono stati gli appelli lanciati dalle istituzioni legate alla città di Napoli. L'Assessore Sommese ha dichiarato: "Mi aspetto un esempio di civiltà dalla tifoseria azzurra. Un esempio importante deve arrivare anche dai calciatori in campo”. Gli ha fatto eco il Cardinale Sepe: "Diamo testimonianza della nostra correttezza, isoliamo ogni forma di violenza". Il Questore Marino, invece, ha rassicurato tutti con le sue parole: "Napoli-Roma non è una gara come le altre, la gestiremo con attenzione".

Ma, le dichiarazioni più attese erano quelle dell'allenatore Rafa Benitez sulla partita, e non solo. Il tecnico spagnolo ha sottolineato l'importanza della sfida contro la Roma, intravedendo la possibilità di aggancio al duo di testa. L'obiettivo primario del Napoli è comunque quello di fare meglio dello scorso anno, anche contro le grandi: “Con le più forti abbiamo sempre avuto un livello altissimo e quest'anno deve essere uguale”. Inevitabile un pensiero sulla morte di Ciro Esposito: “Il nostro messaggio deve essere calcistico e sportivo, oggi la nostra responsabilità è inviare un messaggio di tranquillità, solo così si onora la sua memoria".

La squadra ha avuto pochi giorni per preparare la sfida contro la Roma: nell'allenamento di ieri, lavoro atletico in avvio e partitella a campo ridotto alla fine. Tra i convocati non figura Juan Camilo Zuniga, che sta valutando l'ipotesi di operarsi al ginocchio. Rientrano invece Michu e Gargano. Intanto fuori dal campo non si placano le contestazioni nei confronti del Presidente Aurelio De Laurentiis, che però si appresta a fare il suo ritorno allo stadio. Il rischio cessione per ora sembra scongiurato, ma lo sceicco Al Thani è sempre alla porta. Le voci di mercato invece continuano per tutto l'anno: il nome del belga Marouane Fellaini sembra tornato di moda, anche se sta ritrovando spazio nello United.

Infine, un cenno sulla probabile formazione che scenderà in campo contro i giallorossi. Il turn-over, tanto caro al tecnico Benitez, non dovrebbe riguardare questa partita. È previsto infatti un solo cambio rispetto alla gara di Bergamo: Insigne al posto di Mertens. Al suo fianco Higuain e il capocannoniere della serie A Josè Maria Callejon, smanioso di rimediare al gol sbagliato mercoledì sera, che ha fatto il giro d'Europa. Numerosi giornali in Inghilterra e Spagna ne hanno parlato, destabilizzando il giocatore, pronto a prendersi la sua rivincita. Una sola cosa è certa: al San Paolo sarà battaglia vera, metaforicamente parlando ovviamente.


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