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La settimana dell'avversario - Fiorentina

di Alfonso Cerani

Perdere in casa contro l'ultima squadra del campionato polacco non è certo il miglior viatico per avvicinarsi a un testa a testa che metterà in palio il primo posto in classifica. Lo sanno bene la Fiorentina e il suo allenatore che, se disponessero di una macchina del tempo in stile Ritorno al futuro, non ci penserebbero due volte a impostare la data al 21 ottobre 2015. Già, perché se l'allenatore viola avesse la possibilità di rigiocare la partita, per forza di cose non attuerebbe un turnover così massiccio, che è parso fin da subito un azzardo. La Fiorentina si ritrova così all'ultimo posto nel suo raggruppamento di Europa League, dietro anche al Belenenses che aveva battuto 4-0, e la qualificazione alla fase a eliminazione diretta è ora in salita. Unica nota positiva il gol di Giuseppe Rossi, un giocatore sulla via del definitivo recupero dopo anni di staffette tra campo e infermeria. Queste invece le dichiarazioni di Paulo Sousa al termine del match: “La mobilità di certi giocatori non è stata delle migliori. Dovevamo provare a calciare di più da fuori area. Non abbiamo sfruttato le nostre occasioni e questo ci ha portato a vivere una serata triste".

Il tecnico portoghese, che da giocatore fu vicino alla Roma (ma l'allora DS Moggi lo portò con sé alla Juve), cambierà totalmente l'undici titolare rispetto alla disfatta europea. I dubbi di formazione ruotano principalmente attorno alle condizioni di Marcos Alonso, debilitato da un problema ai flessori della coscia sinistra, lui che è un mancino naturale. L'esterno spagnolo, rivelazione della prima parte di stagione insieme a molti suoi compagni, ha saltato per precauzione l'impegno di giovedì proprio per essere pronto ad affrontare la Roma. Ciò nonostante, la sua presenza rimane in forte dubbio. Ma tutti gli occhi e i fischi di un Franchi da tutto esaurito si riverseranno sull'odiato ex Salah. Su Facebook è stato anche creato ad hoc dai tifosi viola l'evento “Fischiare Salah per tutta la partita”. Il capo d'imputazione? Essersene andato via dalla Fiorentina con un pre-accordo di rimanere e senza aver fatto guadagnare nulla alla società gigliata, dopo che la stessa gli ha restituito una credibilità calcistica. Sicuramente troppo per un giocatore che, in sei mesi a Firenze, ha fatto più di molti altri in anni interi. “Credo che le energie dei tifosi debbano essere dirette verso di noi. A volte è l'indifferenza che fa più male”, ha detto Paulo Sousa a proposito. D'altronde, è inutile nasconderlo! Sarebbe meglio che i tifosi viola si mettessero l'anima in pace: Salah ora è, a tutti gli effetti e carte alla mano, un calciatore della Roma.


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