La settimana dell'avversario - Napoli
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Juric
Arkadiusz Milik. Basterebbero il nome e il cognome del polacco per descrivere la settimana di avvicinamento alla sfida tra Napoli e Roma. L'attaccante del Napoli, sabato scorso, ha subito la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, durante la sfida tra la sua Polonia e la Danimarca. Un bruttissimo colpo per il Napoli, che ha occupato i pensieri di tutti per diversi giorni, vista l'importanza rivestita dall'attaccante negli schemi di Maurizio Sarri. Lunedì l'operazione a Villa Stuart e giovedì il ritorno a casa, per iniziare le cure per il pronto recupero.
Sarebbe limitante riassumere così il percorso che ha portato il Napoli alla sfida di oggi pomeriggio, ma l'assenza del polacco ha colpito, e non poco, tutto l'ambiente. Sarri però nella conferenza stampa della vigilia ha guardato avanti, al futuro, che ha un nome: Manolo Gabbiadini. "Non devo dire nulla su di lui, altrimenti significherebbe che è cambiato qualcosa. Hanno giocato quasi allo stesso modo, non c'è Milik e ora c'è Gabbiadini. Poi ci inventeremo qualcosa perché Manolo non può certo giocare sempre alla lunga, questo spetta a me, a lui solo di giocare. È un grande giocatore". Un grande giocatore che però non sembra avere il posto assicurato come il polacco: "Lì davanti abbiamo più soluzioni, dipende dalla partita. Secondo me può fare meglio Mertens con squadre chiuse, nello stretto, contro chi alza la linea difensiva può far bene Callejon in profondità". Un indizio per domani? Forse no, visto che Gabbiadini rimane il favorito e Sarri difficilmente stupisce con gli effetti speciali, soprattutto nelle partite importanti.
Tridente d'attacco quindi chiaro e definito, come gli attestati di stima nei confronti della Roma e di Spalletti: "La partita di domani è importante per noi perché veniamo da una brutta partita e dobbiamo reagire. Sarà difficile, il potenziale offensivo della Roma è grandissimo. E Spalletti è un allenatore di livello elevatissimo. Ricordate com'era la Roma prima del suo arrivo". Rispetto ma non timore. Nel pomeriggio di sabato Sarri non aveva idea delle pesanti defezioni di Strootman e Bruno Peres, che hanno ribaltato, semmai ce ne fosse stato bisogno, la squadra favorita nel "Premio Iella" di Napoli-Roma.