La tranquillità di Alisson
Fonte: dall'inviato a Pinzolo Gabriele Chiocchio
La prima partitella dell’anno è terminata con un insolito 0-0, ma la notizia è che il risultato non è stata la cosa più inusuale accaduta sul campo Pineta di Pinzolo: il risultato è stato infatti sigillato da un calcio di rigore parato da Alisson a Diego Perotti. Non proprio un rigorista qualunque, ma uno capace di timbrare otto volte su otto grazie a quella rincorsa capace di mandare in crisi ogni portiere, non ultimo Wojciech Szczęsny, che di tentativi ne ha fatti tanti con scarsi risultati: “Non succede spesso. Credo che le volte in cui l’ho fatto si contino sulle dita di una mano. E credo che mi abbia tirato circa 500 rigori. Credo sia quasi impossibile”. Alisson deve ancora esordire in Serie A ma ha già compiuto una piccola impresa, segno tangibile dei miglioramenti comunque avuti in un anno di lavoro a Trigoria: proprio su questi campi dodici mesi fa si vedeva un estremo difensore certamente efficace, ma un po’ rozzo e da perfezionare sul piano tecnico. Una stagione di allenamenti, una stagione di pazienza senza mai pretendere più di quello che gli è stato dato, sfruttando ogni secondo degli allenamenti con i preparatori e con il suo ormai ex compagno, che gli ha fornito indirettamente (e non solo, magari) gli stimoli necessari per affrontare un’annata senza quasi mai giocare. Adesso il brasiliano si prepara a raccogliere i frutti e a prendersi sulle spalle quell’ideale numero 1 con tutte le responsabilità che ne conseguono. Difendere la porta della Roma non è mai stato compito facile e ci vuole tranquillità per assolverlo al meglio; la stessa che non ti fa contorcere il cervello quando hai davanti, pronto a calciare dal dischetto, uno come Diego Perotti. Roba non da poco.