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La tripla punizione è già un ricordo: ecco le nuove regole del gioco

di Gabriele Chiocchio
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio

Da ieri, 1° giugno, è entrato in vigore il nuovo Regolamento del Giuoco del Calcio, stilato dall’International Football Association Board e aggiornato con le modifiche recentemente proposte e approvate. Al di là dei cambiamenti formali o riguardanti aspetti secondari, ci saranno delle importanti novità che saranno in vigore già nella Copa America e a Euro 2016, riguardanti principalmente le regole 11 e 12.

REGOLA 11, IL FUORIGIOCO - Il calcio di punizione si batterà nel punto in cui viene commessa l’infrazione di fuorigioco, che si verifica momento in cui un calciatore, partito in posizione di fuorigioco al momento del tocco di palla di un suo compagno, interviene nel gioco, interferisce con un avversario o trae vantaggio dalla sua posizione. Questo può portare, ad esempio, a fischiare un calcio di punizione indiretto nella metà campo di chi commette l’infrazione, in caso del cosiddetto fuorigioco di rientro. Inoltre, un giocatore che resta fuori dal campo senza l’autorizzazione dell’arbitro (perché infortunato o per altri motivi) sarà tenuto di conto ai fini della rilevazione della posizione irregolare fino al momento in cui la squadra difendente manda il verso la linea di metà campo ed esso esce dalla propria area di rigore.

REGOLA 12, FALLI E SCORRETTEZZE - Una delle tante domande che spesso ci si pone è: si può applicare il vantaggio in casi da cartellino rosso? Il nuovo regolamento risponde in modo chiaro: in casi di gravi falli di gioco, condotta violenta e infrazioni da secondo cartellino giallo, il vantaggio non va applicato a meno che ci sia una chiara opportunità di segnare una rete. Nel caso in cui il vantaggio viene concesso, il giocatore incriminato verrà espulso a fine azione e qualora dovesse intervenire ancora nel gioco, esso verrà fermato e il gioco riprenderà con un calcio di punizione indiretto dopo l’assegnazione del provvedimento disciplinare.

Per quanto riguarda invece il cartellino giallo in seguito a un fallo di mano (un contatto volontario tra il pallone e il braccio di un calciatore) si riduce a due il numero dei casi in cui esso verrà estratto: interruzione di una promettente azione d’attacco e tentativo non riuscito di impedire al pallone di entrare in rete. Viene dunque rimossa la casistica del cartellino giallo per fallo di mano che impedisce a un giocatore di entrare in possesso del pallone, che, stando a quanto scritto dall’IFAB, portava alcuni arbitri a punire col cartellino ogni fallo di mano.

La modifica più importante e discussa riguarda la famosa tripla punizione: a partire da ieri, un fallo che interrompe una chiara occasione da gol commesso nell’area di rigore, non porterà all’espulsione di chi lo commette, ma solo all’ammonizione, tranne in caso di trattenute, spinte, gravi falli di gioco/condotta violenta e mancata possibilità di arrivare sul pallone da parte dei giocatori coinvolti. La spiegazione dell’IFAB consiste nel fatto che il calcio di rigore restituisce di per sé la chiara occasione da rete negata dal fallo commesso (al contrario del calcio di punizione, a cui invece si accoppia il cartellino rosso in tutti i casi) e si ricorda come sia necessario che chi commette l'infrazione mostri chiaramente di voler contendere o giocare il pallone per evitare il cartellino rosso.

È stato chiarito inoltre che il cartellino rosso per condotta violenta sarà inflitto anche qualora non avvenga un contatto, così come l’assegnazione del calcio di punizione diretto o di rigore in caso di infrazioni anche commesse contro gli ufficiali di gara (in precedenza, il provvedimento tecnico era il calcio di punizione indiretto)

VARIE ED EVENTUALI - Il calcio d’inizio non dovrà più essere giocato in avanti, ma il gioco inizierà (o riprenderà) al tocco del pallone in qualsiasi direzione; i giocatori subentranti potranno effettuare qualsiasi ripresa del gioco; interferenze da parte di giocatori di riserva, sostituiti o dirigenti verranno punite con un calcio di punizione diretto o di rigore; in caso di infrazione contemporanea, l’arbitro punirà quella giudicata più grave; in caso di tiri di rigore, salvo cause di sicurezza o determinate dal terreno di gioco, sarà la monetina e non più l’arbitro a stabilire in quale delle due porte si batteranno.


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