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La vittoria di Zeman, il bolide di Totti, il primo gol di Dzeko e i 7' di black-out: i Roma-Juventus più significativi degli ultimi anni. FOTO!

di Marco Rossi Mercanti
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti

A prescindere dal momento che possano vivere le due squadre, Roma-Juventus non sarà mai una partita come le altre. Una rivalità che si è accesa soprattutto negli anni ‘80 quando le due si contendevano i campionati e che ha spesso portato a incontri memorabili per diversi motivi. In vista del big match di domani sera, andiamo a ricordare alcuni Roma-Juventus degni di nota e piuttosto emozionanti.

LA VITTORIA DI ZEMAN – Il 15 novembre 1998 la Roma batte allo stadio Olimpico la Juventus per 2-0 grazie alle reti di Paulo Sergio e Candela. Un successo importante non tanto per le ambizioni di classifica dei giallorossi (chiuderanno al 5° posto), quanto per il significato extra campo dettato dalle accuse di Zeman (“il calcio deve uscire dalle farmacie"), riferito nemmeno troppo velato ai giocatori della Juventus.

“ZITTO, SO’ QUATTRO, VAI A CASA” – L’8 febbraio 2004 la Roma conquista una delle vittorie più larghe contro la Juventus, seconda solo allo storico 5-0 di Campo Testaccio del 15 marzo 1931. Dacourt, Cassano (doppietta) e Totti stendono i bianconeri di Lippi, rimasti in 10 per l’espulsione di Montero. Memorabile il gesto di Totti rivolto a Tudor, con quelle quattro dita a simboleggiare le reti segnate alla Juventus.

NELL’OCCHIO DEL CICLONE – Il riferimento è a Roma-Juventus 1-2 del 5 marzo 2005. In una delle stagioni più complicate degli ultimi anni per i giallorossi (salvezza ottenuta a una giornata dalla fine vincendo a Bergamo), ecco una delle gare più controverse. I bianconeri vincono tra le polemiche generali per le due reti di Cannavaro e Del Piero (rigore), viziate entrambi da due gravi errori arbitrali (fuorigioco e contatto da rigore fuori area). Successivamente, la gara in questione sarà tra quelle analizzate nello scandalo Calciopoli, con il direttore di gara Racalbuto che dopo quell’incontro fu fermato per 9 giornate.

LA FINE DI UN CICLO PER APRIRNE UN ALTRO – Il 30 agosto 2009 la Juventus espugna 3-1 lo stadio Olimpico, con i giallorossi ancora a 0 punti dopo due giornate. Il ko spinge Luciano Spalletti a dimettersi e chiudere così la prima parentesi giallorossa con due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana in bacheca, oltre a due quarti di finale di Champions League conquistati consecutivamente. È la fine di un ciclo in casa Roma ma, al tempo stesso, è l’apertura di un altro. Rosella Sensi sceglie Claudio Ranieri, che trascina la Roma a una clamorosa rimonta ai danni dell’Inter di Mourinho. Un sogno chiamato scudetto che s’infrange con il famigerato 1-2 subìto in casa contro la Sampdoria.

IL BOLIDE DI TOTTI PER LA RABBIA DI CONTE – Il 16 febbraio 2013 la Roma si toglie una delle poche soddisfazioni in un’altra stagione complicata. Nel corso della ripresa, il capitano raccoglie un pallone vagante fuori area e calcia un missile su cui Buffon non può fare nulla. I giallorossi portano a casa l’intera posta in palio scatenando l’ira dell’allora tecnico bianconero Antonio Conte, che costringe i suoi ad allenarsi il giorno seguente la mattina presto come punizione per la prestazione.

IL PRELUDIO DI UNA GRANDE STORIA – Il 30 agosto 2015 la Roma di Garcia supera 2-1 la Juventus. Un match storico perché Edin Dzeko, il grande acquisto estivo, realizza il primo gol in maglia giallorossa sovrastando Chiellini e colpendo di testa in maniera vincente. Nonostante una prima stagione sottotono, il bosniaco mostrerà tutte le sue qualità nei cinque anni seguenti, chiudendo la sua avventura capitolina con 119 reti in 260 presenze complessive.

L’ULTIMO GRANDE SUCCESSO DI RANIERI – Il 12 maggio 2019, a poche giornate dalla fine di una stagione deludente chiusa in 6ª posizione, la Roma batte 2-0 la Juventus. A inizio marzo era arrivato l’esonero di Di Francesco, con Ranieri chiamato a distanza di 10 anni per risollevare le sorti della sua Roma. La qualificazione in Champions, obiettivo stagionale, non arriva e una delle poche soddisfazioni rimane questa vittoria, l’ultimo big match vinto da Ranieri da tecnico giallorosso.

SETTE MINUTI DI FOLLIA – Arriviamo all’ultimo Roma-Juventus assoluto del 9 gennaio 2022. Gli uomini di Mourinho sembrano destinati a portare a casa un meritato successo, portandosi sul 3-1 al 70’. Da quel momento in poi, però, la Roma ha un black-out di 7’ in cui i bianconeri riescono addirittura a portarsi in vantaggio sul 3-4. Come se non bastasse, nel finale di partita Pellegrini si fa ipnotizzare dal dischetto da Szczesny, con il risultato che non cambia e consente agli uomini di Allegri di vincere in maniera rocambolesca.

Prossima partita: Roma-Juventus, domenica 5 marzo ore 20:45
Probabile formazione (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Matic, Spinazzola; Dybala, Pellegrini; Abraham.
Ballottaggi: Karsdorp/Zalewski, Karsdorp/Celik, Pellegrini/El Shaarawy.
In dubbio: Pellegrini (febbre)
Diffidati: Mancini, Cristante.
Squalificati: -
Indisponibili: Darboe (rottura legamento crociato anteriore del ginocchio destro), Solbakken (problema muscolare).


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