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Lazio-Roma, un derby tra deluse: i motivi del calo

di Marco Rossi Mercanti
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti

Domani alle ore 18:00 si giocherà il secondo derby stagionale, ma in Coppa Italia. In ballo, oltre alla solita rivalità cittadina, c’è il passaggio del turno alle semifinali, traguardo che la Roma non raggiunge dall’edizione 2016/2017, quando fu eliminata proprio dai biancocelesti nel doppio confronto.

Contemporaneamente, in campionato si è chiuso il girone d’andata e le prime 19 partite sono state complessivamente deludenti per entrambe. La stagione scorsa, infatti, Roma e Lazio avevano chiuso a quota 37 punti nello stesso arco di tempo, mentre oggi si trovano con un saldo negativo rispettivamente di -7 (Lazio) e -8 (Roma). Ma da cosa è dipeso un calo del genere per tutte e due?

ROMA, I MOTIVI DEL CALO IN CLASSIFICA – Partiamo ad analizzare le vicende in casa Roma. Tra i motivi di un rendimento così diverso rispetto a un anno fa, c’è senz’altro l’aver perso due pedine fondamentali come Smalling e Matic. Per la precisione, il difensore inglese è regolarmente tesserato, ma ha disputato le prime tre partite di campionato sparendo poi dal campo dopo Roma-Milan 1-2 del 1° settembre. Una tendinite prolungata che ha destato anche qualche chiacchiera di troppo nell’ambiente, fatto sta che Mourinho non ha praticamente mai avuto (e forse non lo avrà più) a disposizione quello che è il centrale più forte della rosa. Un’assenza troppo pesante che, parole dello Special One nella conferenza stampa pre Roma-Atalanta, “ha rovinato la stagione”. Per quanto concerne Matic, il serbo ha detto addio in fretta e furia la Roma nei primi giorni d’agosto e anche qui la sua cessione ha lasciato un vuoto incolmabile. È vero che Matic sarebbe andato per i 36 anni, quindi comunque non avrebbe avuto un futuro a lungo termine, però perdere una diga come lui in mezzo al campo è stato un duro colpo. Oltre a questi due casi specifici, i motivi del calo della Roma possono ricondursi alle scelte di mercato. Eccezion fatta per Llorente (di nuovo a Roma dopo il prestito di sei mesi fino a giugno) e per Lukaku, occasione degli ultimi giorni ben colta da Tiago Pinto, complessivamente i nuovi acquisti non hanno alzato il livello. Renato Sanches è stato un flop, così come Aouar che, problemi fisici a parte, è apparso un pesce fuor d’acqua. Mediocre l’apporto di Paredes in mezzo al campo, male anche Kristensen che, paradossalmente, sta facendo meglio adesso come centrale di difesa piuttosto che sulla fascia dove dovrebbe essere più avvezzo. Deludente anche l’avvio di Ndicka, in ripresa da Roma-Napoli in poi ma che, proprio sul più bello, è dovuto partire per la Coppa d’Africa. Infine, Azmoun ha anche fatto il massimo nelle occasioni in cui è stato gettato nella mischia, ma di certo non ha stravolto l’attacco giallorosso. A tutto ciò, aggiungiamoci la mole di infortuni che ha subìto la Roma da inizio stagione, che ha complicato e non poco i piani di una squadra impegnata ogni tre giorni e che si è ritrovata con una rosa ridotto quasi ai minimi termini.

LAZIO, I MOTIVI DEL CALO IN CLASSIFICA – Nonostante abbiano appena scavalcano i cugini giallorossi in classifica di un punto, la Lazio non se la passa tanto meglio. La cessione di Milinkovic-Savic, doverosa dal punto di vista economico per un calciatore in scadenza, ha lasciato strascichi importanti nel centrocampo dei vice campioni d’Italia. Lotito ha preso Guendouzi, Rovella e Kamada, tutti e tre giocatori che non hanno le caratteristiche del serbo, forte fisicamente, abile negli inserimenti, dotato anche di un buon tiro dalla distanza e sulle punizioni. Oltre al calo fisiologico di Ciro Immobile, già in parte mostrato l’anno scorso, la Lazio non sta avendo dagli esterni offensivi lo stesso rendimento. Un anno fa, Zaccagni e Felipe Anderson sono andati entrambi in doppia cifra fornendo anche diversi assist, mentre adesso hanno realizzato appena 4 gol insieme. Come la Roma, inoltre, la Lazio ha subìto alcuni infortuni soprattutto in difesa che ne hanno compromesso il rendimento. Sarri ha appena ritrovato Romagnoli dopo quasi due mesi d’assenza, così come l’altro centrale titolare Casale che ha avuto diversi problemi fisici negli ultimi tempi. Dovendosi affidare alla coppia di riserva Patric-Gila, oltre a dover giocare ogni tre giorni per gli impegni in Champions League, ecco che anche la Lazio ha perso forse più punti del previsto in campionato.

UN DERBY TRA DELUSE – Complessivamente, sia Roma che Lazio arrivano al derby di Coppa Italia come squadre tra le più deluse dopo il girone d’andata. Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, la zona Champions League è ampiamente alla portata, ma è chiaro che servirà disputare un girone di ritorno differente per poter ambire al quarto posto, obiettivo dichiarato per tutte e due. Chi passerà il turno in Coppa Italia, magari, potrebbe avere un incentivo per iniziare il giro di boa con una marcia in più.

Prossima partita: Lazio-Roma, mercoledì 10 gennaio ore 18:00
Probabile formazione (3-5-2): Rui Patricio; Huijsen, Mancini, Kristensen; Karsdorp, Cristante, Paredes, Bove, Spinazzola; Dybala, Lukaku.
A disp.: Boer, Svilar, Golic, Celik, Pellegrini, Pagano, Zalewski, El Shaarawy, Belotti, Pisilli, Joao Costa, Cherubini.
All. José Mourinho
Ballottaggi: Spinazzola/Zalewski/El Shaaarawy, Paredes/Pellegrini, Mancini/Pellegrini
In dubbio: Llorente (fastidio all’adduttore destro).
Diffidati: -
Squalificati: -
Indisponibili: Abraham (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro) Smalling (infiammazione tendinea), Renato Sanches (trauma distorsivo alla caviglia sinistra), Kumbulla (indurimento all'adduttore), Ndicka (in Coppa d’Africa), Aouar (in Coppa d’Africa).


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