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Luisito stanco e deluso è sul punto di mollare, Di Benedetto e Fenucci in riunione a Trigoria. Ipotizzati i possibili scenari futuri

di Gianluca Ricci

Venti febbraio e 4 dicembre 2011. Due date così lontane eppure tanto simili nella recente storia romanista. Se dieci mesi fa la trasferta sul campo del Genoa segnó il destino di Ranieri, ieri a Firenze sembrerebbe essersi conclusa l'avventura romanista di Luis Enrique. A parte le dichiarazioni di voler andare avanti da parte del tecnico e della dirigenza, la realtà dei fatti parlerebbe di un Luisito più che mai stanco, deluso e deciso a mollare. Appena rientrato dalla Toscana, sopportata anche la mini contestazione di alcuni tifosi alla stazione Termini, Luisito si è chiuso in casa per analizzare la situazione tra gli affetti più cari. Le dimissioni a questo punto rappresentano la soluzione più probabile anche perché, seppure a malincuore, né la proprietà né la dirigenza si opporrebbero. In tal senso, proprio in questi minuti, si sta tenendo una riunione a Trigoria tra il presidente Di Benedetto e il direttore amministrativo Fenucci. Baldini, in viaggio per ragioni personali, è invece in costante contatto telefonico. Due gli argomenti all'ordine del giorno: accettare o meno la remissione del mandato da partire dell'asturiano, poi immediatamente di seguito decidere a chi affidare la guida tecnica della prima squadra. Per il momento sono solo stati analizzati i possibili scenari che si andrebbero a delineare in caso di dimissioni. Si ha comunque la sensazione che non saranno prese decisioni ufficiali sino a domani, quando allenatore e calciatori si ritroveranno per la ripresa degli allenamenti.


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