Mattia Destro, tocchi sempre determinanti
Contro il Cesena, Mattia Destro ha segnato il suo quarto gol in quattro partite interne giocate da titolare, il ventottesimo in maglia giallorossa. Numeri che dovrebbero da soli dimostrare quanto il numero 22 giallorosso dia un considerevole apporto alla squadra, ma se ne possono aggiungere altri, come per esempio il 16, come i gol determinanti (vale a dire che nel momento in cui vengono segnati cambiano il segno in schedina di una partita, da sconfitta a pareggio o da pareggio a vittoria) segnati dall’attaccante di Ascoli Piceno, oppure lo 0, come le partite da cui la Roma è uscita sconfitta quando Destro è entrato nel tabellino dei marcatori.
Un’autentica garanzia di rendimento sia individuale che rapportato a quello della squadra, che sistematicamente beneficia delle sue prestazioni. Destro a volte subisce tuttavia qualche critica per qualche controllo sbagliato di troppo o passaggio a un compagno fuori misura. Ma un attaccante come lui non ha necessariamente bisogno di toccare più di una volta il pallone per essere efficace, anzi: ben 22 gol dei 28 messi a segno con la Roma sono tocchi di prima, alcuni dei quali, come quello di ieri sera, sicuramente semplici nella loro esceuzione, ma che presuppongono un posizionamento perfetto. E, casualmente ma non troppo, tutte e sei le reti segnate con due tocchi o più non sono stati determinanti nel momento in cui sono stati segnati.
Tutti numeri che certificano quanto Mattia Destro sia un centravanti purissimo e quanto possa essere decisivo anche, magari, scomparendo per più di qualche minuto nell’arco della gara. Toccando anche solo un pallone.