Meno dieci alla fine di agosto: il punto sul mercato in casa Roma
A dieci giorni dalla fine del mercato, la Roma deve ancora mettere a posto diversi tasselli del suo scacchiere. Gli acquisti di Stekelenburg, Josè Angel, Nego, Heinze, Bojan e Lamela non sono ancora sufficienti a far fronte alle cessioni di Doni, Mexes, Riise, Menez, Vucinic e al probabile addio di Borriello, che la Roma ha messo ieri ufficialmente sul mercato. Con un campionato che inizia tra sette giorni e un’Europa League già in salita, dopo l’inopinata sconfitta di Bratislava, non c’è più tempo da perdere: servono un difensore centrale, due centrocampisti e due attaccanti, considerando certa la cessione dell’ex numero 22 milanista, e avrebbero potuto comodo a Luis Enrique anche un terzino destro e un portiere di riserva, difficili però da prendere nella situazione attuale. Per il reparto arretrato, pare ormai certo l’arrivo dal Wolfsburg del danese Simon Kjaer, che la Roma pagherà complessivamente 10 milioni di euro, versandone due per il prestito e otto tra dieci mesi per il riscatto; si attende tuttavia che la squadra di Magath trovi un suo sostituto da posizionare al centro della difesa, protagonista oltretutto di una pessima prestazione nella partita di venerdì scorso contro il Monchengladbach con quattro gol incassati. In avanti, si tratta ad oltranza per far arrivare, o far rimanere, visto che è già nella Capitale per “motivi personali”, l’italo-argentino Pablo Daniel Osvaldo, in forza attualmente all’Espanyol. L’accordo col giocatore è già stato raggiunto, non quello col club: i catalani vogliono 17 milioni di euro, Sabatini ne ha messi sul piatto 14 più bonus. L’impressione è che l’affare alla fine si farà, visto il viaggio del DS giallorosso in terra catalana e l’abbandono, a trattativa ormai conclusa, dell’Atletico Madrid, che ha preferito all’ultimo momento acquistare il colombiano Radamel Falcao dal Porto. I veri rebus riguardano il secondo attaccante (si parla dell’olandese Afellay del Barcellona, con la concorrenza del Sevilla da battere) ma soprattutto i centrocampisti, visto che il reparto mediano non è stato minimamente toccato in questi primi 51 giorni di mercato. I nomi più gettonati sono quelli di Fernando, mediano del Porto, e Casemiro, giovane centrocampista del San Paolo: se per il primo, per il quale sono già stati raggiunti gli accordi sia col Porto (11 milioni di euro la cifra pattuita con i Dragoes) che col giocatore, i problemi sono di natura tecnica per una presunta incompatibilità con De Rossi, per il secondo c’è da fronteggiare la concorrenza dell’Inter, senza considerare lo status di extracomunitario del brasiliano, che presuppone una cessione all’estero di un altro calciatore sprovvisto di passaporto europeo per poter effettuare il tesseramento. Per questo motivo e considerate le difficoltà riscontrate nel cedere all’estero Barusso e Simplicio, è stato tesserato due giorni fa l’ivoriano Jean Romaric Koffi, che verrà presumibilmente girato ad una società estera per liberare una casella da extracomunitario. Un escamotage per dare velocità a un mercato che ne necessita: il tempo stringe, e Luis Enrique rischia di rimanere con una squadra incompleta.