Milan, lo scudetto della compattezza. Caos Napoli, la Roma non osa, dramma Samp
Il Milan pareggia all’Olimpico contro la Roma e trova il punto utile alla conquista del diciottesimo scudetto della sua storia. Trionfo alla fine dei conti abbastanza netto e legittimato, oltre ai punti di distacco sulle dirette inseguitrici, dalla vittoria nei quattro scontri diretti con seconda e terza della classifica, rispettivamente Inter e Napoli.
Un successo innanzitutto figlio di una tenuta di squadra invidiabile: Allegri, pur rinunciando ad un’identità di gioco precisa, ha scelto di dar vita ad una squadra compatta prediligendo l’impiego di tre mediani puri a protezione della difesa. Tale assetto ha pagato in termini di risultati – migliore difesa del campionato con 23 reti al passivo di cui soltanto sei nel girone di ritorno – e gestione dei momenti clou della stagione, quando gli attaccanti si sono fatti trovare pronti nelle risoluzioni delle gare. Su tutti Abbiati, Thiago Silva e Boateng, i più continui nel rendimento, ma è impossibile non sottolineare l’apporto del solito Ibra – all’ottavo titolo nazionale consecutivo – nella prima fase della stagione e di Pato nel girone di ritorno.
L’Inter vince 3-1 contro la Fiorentina e mette praticamente al sicuro il secondo posto, complice l’inattesa sconfitta – la terza nelle ultime quattro partite - del Napoli a Lecce. Due i fattori rilevanti: il caso Mazzarri, all’allenatore si contestano quantomeno i tempi in cui ha scelto di manifestare i suoi dubbi sulla permanenza a Napoli nella prossima stagione, ed un evidente quanto inatteso crollo fisico. Accesa la reazione del presidente De Laurentiis, letteralmente imbufalito per la deludente prestazione dei partenopei. La rincorsa al quarto posto utile per la qualificazione alla prossima Champions League vede ora in vantaggio l’Udinese, vincente nello scontro diretto contro la Lazio: Sanchez illumina, Di Natale realizza e Zarate spreca malamente. Il piatto è servito, friulani concreti ed ospiti spreconi. La Roma non ne approfitta non andando oltre il pari contro il Milan, prestazione poco convinta degli uomini di Montella apparsi poco reattivi di fronte ad un impegno decisivo della stagione, malissimo la Juventus che subisce l’ennesima rimonta casalinga – in vantaggio di due reti sul Chievo – e vede svanire i sogni Champions. Delneri praticamente esonerato.
Un altro verdetto assolutamente inimmaginabile in quel di settembre è la probabile retrocessione della Sampdoria, squadra che nella corrente stagione ha disputato i preliminari di Champions ed oggi vede ad un passo lo spettro della serie cadetta. Gli uomini di Cavasin perdono il derby della Lanterna e crollano a meno due dal Lecce quartultimo. Ora serve un miracolo ai doriani, sotto accusa il presidente Garrone per aver sfaldato la squadra nel mercato di riparazione invernale e per la scelta relativa ai due allenatori che si sono avvicendati sulla panchina della sua Sampdoria.