Milan-Roma: i duelli del match
La delicata trasferta di San Siro, appuntamento finale dell’anno 2010, può essere l’ultima chiamata per i giallorossi per aggrapparsi al treno che conta. I dieci punti di distacco in classifica vanno forse ben al di là della reale differenza di valore tra le due squadre. La Roma può e deve dimostrare di essere all’altezza dei rossoneri, fiaccati anch’essi da numerose assenze (Inzaghi, Thiago Silva, Pato, Zambrotta, Flamini). Andiamo a vedere e analizzare i duelli in campo che potrebbero risultare decisivi per l’esito della sfida.
Totti-Nesta: il primo duello che salta all’occhio è ovviamente quello tra i due romani: sono stati e rappresentano tuttora il top del calcio italiano (al momento non si vedono in giro giovani in grado di prenderne il posto). Il capitano dovrebbe agire ancora nel ruolo di seconda punta, vista l’assenza forzata di Mirko Vucinic e alternarsi con Borriello nella posizione più avanzata. Nonostante le ultime difficoltà nell’esprimersi al meglio in questa porzione di campo, le prestazioni del numero 10 alla “Scala del calcio”, sono state sempre all’altezza della situazione. Nesta lo conosce meglio di qualsiasi altro difensore del nostro campionato, ma se la vena è quella giusta può ancora essere decisivo contro tutto e tutti.
Pizarro-Pirlo: la sfida tra le “menti” del gioco. I due registi stanno vivendo momenti opposti: il cileno, che potrebbe anche partire dalla panchina, fatica a recuperare il posto in squadra e la fiducia del mister, mentre il nazionale azzurro è pienamente tornato in possesso delle chiavi del centrocampo rossonero, dopo aver superato diversi problemi fisici. Per centrare l’impresa a San Siro c’è bisogno del miglior Pizarro (psico-fisicamente) e questo Ranieri lo sa bene.
De Rossi-Boateng: match muscolare sulla trequarti difensiva giallorossa. Kevin Prince è forse la sorpresa del mercato di via Turati (con Ibra e Robinho si rischiava poco). Il suo inserimento in pianta stabile nell’11 titolare da parte di Allegri, ha cambiato volto al Milan, più coperto, più arcigno, meno fantasioso e spettacolare, ma di certo più redditizio. Daniele è al rientro dopo la squalifica e avrà bisogno di sfoderare una grande partita per uscire vincitore da quello che tatticamente può essere il confronto più serrato.
Menez-Ambrosini: se il francese partirà sulla trequarti destra, come nelle ultime apparizioni, il suo “Angelo custode” sarà il buon Ambrosini. Il capitano del Milan si sta esprimendo su livelli alti, rinvigorito dal sistema tattico di Allegri; tutto ciò può non bastare se il francese riesce ad esprimere il suo talento e i suoi strappi improvvisi. Lo scorso anno fece una delle più belle prestazioni con la maglia della Roma (sconfitta per 2-1 con suo gol) ed è forse una delle poche note liete di questo ultimo scorcio d’anno. Lui può spaccare in due la gara!
Ibrahimovic-Mexes: contro Ibra come fai sbagli. Reggere il duello fisico è praticamente impossibile; cercare di limitarlo in una zona circoscritta di campo è comunque difficile. Philips è il più “corazzato” della retroguardia capitolina e ha già ingaggiato parecchie lotte senza esclusioni di colpi con il colosso svedese. Frenare l’impatto devastante del bomber milanista è la chiave per portare la sfida dalla propria parte. C’è bisogno di una serata di grazia del francese, una delle sue.
Borriello-Bonera: il vero miss-match a favore della Roma è proprio questo. L’assenza di Thiago Silva pesa come un macigno, anche perché i ricambi non sembrano all’altezza. L’unica nota stonata è la condizione di “Jack Sparrow”, sofferente per la frattura al volto rimediata contro il Bari. La motivazione di rivalsa nei confronti del club che lo ha scaricato pochi mesi fa può fargli superare anche il dolore….
Doni-Abbiati: chiudiamo come sempre con il duello a distanza tra i due estremi difensori. Il destino ha voluto che Alexander Marangon torni a difendere la porta giallorossa come 14 mesi fa (Ottobre 2009) in quel di San Siro. La prestazione citata non fu delle più esaltanti, ma questa volta non ci resta che incrociare le dita e sperare di riaprire gli occhi e ritrovarci davanti il grande portiere di tre stagioni fa. Per quanto riguarda Abbiati, poco da dire: è il migliore, dati alla mano, di questa prima metà di stagione.