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Non basta un gran gol di Totti, altro 1-1 per i giallorossi

di Alfonso Cerani

La Roma si presenta al Marcantonio Bentegodi per affrontare l'Hellas Verona nella 24^ giornata di campionato. Consueto modulo offensivo varato dal tecnico Rudi Garcia, ma in campo va l'ennesima formazione diversa dall'inizio della stagione. Nel 4-3-3 trovano spazio: De Sanctis in porta, Manolas e Astori centrali, Florenzi e Cole sulle fasce. Linea mediana con Pjanic, Keita e Nainggolan. L'attacco invece è formato da Totti, Ljajic e Gervinho. Panchina iniziale per Verde e Doumbia. Gli scaligeri rispondono con uno schieramento speculare; Moras e Marquez recuperano in extremis dai rispettivi infortuni. A centrocampo gioca l'ex Tachtsidis, mentre in attacco c'è l'altro ex, Luca Toni, insieme a Juanito Gomez e il redivivo Jankovic. Entrambe le squadre, per motivi diversi, sono alla ricerca di tre punti che possano cambiare il corso della stagione. Non arriva al migliaio il numero di tifosi giallorossi presenti.

La Roma comincia in attacco la partita: al 10' Nainggolan col mancino scalda i guantoni di Benussi. Sugli sviluppi del calcio d'angolo, Florenzi salta l'uomo e guadagna un calcio di punizione dal lato corto dell'area di rigore. Si incarica della battuta Pjanic, che esegue uno schema per liberare al tiro Ljajic, il quale conclude però centralmente. La Roma si affaccia di nuovo poco dopo dalle parte di Benussi, ma il tiro di Cole è una telefonata al portiere. Al 22' altra occasione su calcio piazzato per i giallorossi. Manolas si eleva al centro dell'area colpendo di testa fuori dallo specchio della porta. È il preludio al gol della Roma che arriva al 26'. Totti ha tutto il tempo di prendere la mira, sparare dalla distanza e infilare il pallone all'angolino basso alla destra di Benussi. Alla mezz'ora la squadra di Garcia potrebbe raddoppiare: serpentina di Florenzi sulla destra e traversone del numero 24 per Ljajic, che al volo non trova la porta. La prima occasione per gli scaligeri porta il nome di Hallfredsson. La difesa della Roma concede troppo spazio all'islandese che però pecca di precisione. Il pareggio dell'Hellas arriva prima dell'intervallo. Jankovic salta più in alto di tutti e colpisce trovando la doppia deviazione sfortunata di Astori e Keita. Piove sul bagnato per la Roma perché più tardi Florenzi non ce la fa e abbandona il campo. Al rientro negli spogliatoi gesto di stizza del centrocampista di Vitinia; al suo posto dentro Torosidis. L'ultimo sussulto del primo tempo è di Ljajic, che su calcio di punizione scuote la traversa con un bolide. Si va a riposo sul risultato di 1-1.

Nella ripresa i giallorossi sembrano decisi a portare a casa la vittoria, anche se la prima occasione è per i padroni di casa: cross di Ionita per Gomez, che in equilibrio precario va al tiro, fuori di poco. Subito dopo si fa vedere la Roma con il triangolo Nainggolan-Totti che libera al tiro il belga: conclusione strozzata che termina la corsa tra le braccia di Benussi. È un inizio di secondo tempo scintillante e al 50' i giallorossi si salvano in maniera stoica sulla linea di porta. Prima conclusione di Ionita ribattuta da Torosidis, il pallone finisce sui piedi di Hallfredsson, che trova ancora una volta la deviazione del greco. Il salvataggio miracoloso mantiene il risultato sull'1-1. Nainggolan è lasciato ancora una volta libero di andare al tiro, Benussi blocca il pallone in due tempi. Al 66' entra in campo Doumbia per Totti nella Roma, mentre Mandorlini risponde inserendo l'ex Greco e Obbadi al posto di Ionita e l'autore del gol, Jankovic. All'80' Gervinho è fermato dall'arbitro per un fuorigioco dubbio, inutile quindi il conseguente tiro in porta. Garcia striglia i suoi e manda in campo Verde. Le sostituzioni non hanno effetto sulla gara e la partita termina senza più emozioni, eccetto un altro tentativo velleitario di Nainggolan. Per la Roma ennesimo pareggio in questo 2015 da dimenticare.


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