Odi et amo, Kolarov
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti
Giornata di antivigilia nella Capitale, con la Roma che domenica sera ospiterà il Genoa dell’ex Aurelio Andreazzoli nel primo match ufficiale della stagione 2019/2020.
A pochi giorni dalla sfida con il Grifone, tuttavia, Paulo Fonseca è costretto a rinunciare a Leonardo Spinazzola, fermo ai box a causa di un evento distrattivo a carico del bicipite femorale sinistro che, oltre a tenerlo fuori contro i liguri, rischia di fargli assistere dalla tribuna anche al derby del 1° settembre. Pertanto, sulla corsia di sinistra della linea a quattro agirà sicuramente l’esperto Aleksandar Kolarov, che si appresta così a iniziare da titolare la sua terza annata in maglia giallorossa.
A causa del suo passato alla Lazio, inizialmente il giocatore serbo non è stato accolto in maniera positiva dall’ambiente romanista, “scottato” dal fatto che un ex giocatore biancoceleste, tra l’altro anche in gol in una stracittadina persa 4-2, potesse “permettersi” di vestire la casacca della Roma. Attraverso le sue prestazioni in campo, però, Kolarov ha fatto ricredere gli scettici e, in poco tempo, si è ritagliato uno spazio importante nel cuore dei tifosi.
Nel corso della seconda stagione, nonostante il gol alla Lazio al 71’ (3-1 per la Roma), non sono mancati alcuni screzi con i supporters giallorossi, complici anche una serie di risultati negativi ottenuti dall’allora squadra di Di Francesco. Il 26 novembre scorso, alla vigilia della sfida di Champions League contro il Real Madrid, il terzino dichiarò in conferenza stampa: “Noi siamo consapevoli di avere sempre il sostegno dei tifosi sia in casa che in trasferta. Essere arrabbiati è un loro diritto. Come ho detto, non devo promettere niente a nessuno, ma solo a me stesso di fare il mio lavoro al massimo e lo faccio da sempre, dal primo giorno in cui ho cominciato a giocare a calcio. Sono pienamente d’accordo col mister: il tifoso può essere arrabbiato e può esprimere la sua opinione allo stadio, ma deve anche essere consapevole che di calcio capisce poco. Non parlo solo del tifoso della Roma, ma dei tifosi in generale. A me piace tanto il tennis, ma non capisco niente. Stessa cosa col basket: sono cresciuto con la pallacanestro, ma non ne capisco niente. Posso fare il tifoso, ma mettermi a parlare su come deve giocare Djokovic perché è serbo, non mi permetterei mai. Posso fare il tifo e basta. Posso essere arrabbiato se perde, ma non mi permetterei mai di fare tattica. Questo ragionamento vale per tutti i tifosi in generale, non solo per i tifosi della Roma. Qui si chiacchiera tanto, si spreca fiato, ma alla fine non si dice niente”.
Indubbiamente, le sue parole hanno suscitato molte critiche, aumentate in maniera esponenziale dopo l’esito negativo della sfida contro i Galacticos, vincitori per 2-0. Nel prosieguo dell’annata, comunque, uno dei pochi a salvarsi è stato proprio Kolarov, autore addirittura di 8 reti in campionato, a pari merito con Edin Dzeko.
Con l’importante investimento effettuato questa estate per Spinazzola, in molti avevano già relegato il terzino serbo a “riserva” dell’italiano. L’infortunio accorso all’ex Juventus, però, ha spalancato le porte alla titolarità del numero 11 che, nonostante questo rapporto di amore-odio con la tifoseria, ha sempre dato tutto in campo e si appresta a farlo anche domenica sera.
Prossima partita: Roma-Genoa, domenica 25 agosto ore 20:45
Probabile formazione (4-2-3-1): Lopez; Florenzi, Fazio, Jesus, Kolarov; Cristante, Pellegrini; Ünder, Zaniolo, Perotti; Dzeko
Ballottaggi: Fazio/Mancini, Jesus/Mancini, Pellegrini/Diawara.
In dubbio: Coric.
Indisponibili: Spinazzola.
Diffidati: -
Squalificati: -