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Perché tornare al 4-2-3-1

di Alessandro Carducci

Si sente parla molto in questo periodo del possibile ritorno al 4-2-3-1 da parte della Roma. D’altronde, José Mourinho ha fatto molte volte capire di prediligere questo modulo rispetto alla difesa a 3, ammettendo però che le caratteristiche dei calciatori gli avevano fatto propendere proprio per il sistema di gioco con 3 difensori, variando giusto il numero dei centrocampisti (4 o 5) e il numero di trequartisti (1 o 2). Per farla breve, in quest’ultimo anno la costante è stata solo la difesa (sempre a 3), adattando il resto della squadra alle diverse esigenze. Perché, allora, si sta parlando della possibilità di cambiare modulo?

SI CERCANO SEMPRE – La Roma attacca spesso per vie centrali, sfruttando la qualità dei giocatori nel fraseggio, per cercare di arrivare così in porta. Non è un caso che Dybala e Pellegrini, i calciatori con maggiore qualità, siano i calciatori a cercarsi maggiormente con i passaggi chiave (dati SICS alla mano), e per passaggio chiave qui si intendono quelle verticalizzazioni che raggiungono e smarcano un proprio compagno superando almeno una linea di difesa avversaria.
Il calciatore maggiormente cercato da Pellegrini in questi tipi di passaggi è proprio Dyaba e viceversa, cioè il calciatore maggiormente cercato dalla Joya con un passaggio chiave è proprio il Capitano giallorosso.
I calciatori bravi si cercano sempre e la Roma sfrutta la loro abilità per cercare il fraseggio sulla trequarti, che possa portare a un’occasione da gol. Fin qui, nulla di male.

IMBUTO – Il problema nasce nel momento in cui i capitolini faticano a trovare alternative, magari contro squadre che si chiudono bene, facendo densità e costringendo i giallorossi a trovare altre soluzioni. In questi casi, di solito, bisogna allargare il gioco per cercare di muovere la difesa avversaria e creare pericoli anche dalle fasce.
I dati di Whoscored evidenziano che la Roma è la prima in Serie A per il numero di attacchi dal centro, confermando quanto detto prima.
Il problema, però, è che dalle fasce la squadra di Mourinho fatica a rendersi pericolosa.

ESTERNI – Sempre Whoscored mette in luce come la Roma produca pochissime conclusione dalla zona destra del campo (il 12% dei tiri dei tiri totali, dato pone la Roma al 16° posto in questa classifica)  e dalla zona sinistra (il 15% dei tiri totali, 15° posto in classifica). Giungono, però, anche pochissimi cross dalle due fasce, appena 11,03 a partita (dati Wyscout), con solo Lazio, Udinese e Bologna a crossare di meno.

4-2-3-1 – Tornando all’incipit dell’articolo, ecco che potrebbe essere spiegato in questo modo l’eventuale passaggio al 4-2-3-1, sistema di gioco che potrebbe favorire l’attacco per vie laterali da parte della Roma, consentendo ai giallorossi di avere agevolmente due calciatori per fascia, il terzino e l’esterno offensivo.
Vedremo cosa farà José Mourinho, anche considerando che i difensori, ad eccezione di Smalling, sono cresciuti tutti a pane e difesa a tre, motivo per cui sia Fonseca, sia Mourinho finora si sono dovuti arrendere al sistema a tre, pur preferendo entrambi il 4-2-3-1.


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