Perotti il maratoneta
A Roma viene ora dipinto come un giocatore di gran classe, che accarezza il pallone e lo avvolge con il suo piede delicato. Diego Perotti è presto diventato una pedina fondamentale nello scacchiere di Luciano Spalletti. Falso nueve, vero otto, ovunque lo si metta lui risponde sempre presente. Lo vediamo segnare (già due gol con la maglia giallorossa), fare assist, creare, inventare, divertirsi. Pian piano i tifosi ne stanno apprezzando anche lo spirito di sacrificio, la voglia, la determinazione, la grinta, quella maglia sudata che fa impazzire i veri appassionati di calcio. Perotti non ricopre un solo ruolo durante la partita: si abbassa a centrocampo per dare un ulteriore sbocco di gioco, oltre a Pjanic, si allunga per dare qualità sulla trequarti e si allarga sulle fasce per consentire ai due esterni, Salah ed El Shaarawy, di tagliare in mezzo e puntare verso la porta. Non contento, si affanna anche nel recuperare i palloni e rincorrere gli avversari. Qualcuno inizia a chiedersi come faccia a fare tutto. Semplice: corre, e non poco. Corre sempre, di continuo e corre più di tutti.
Lo dicono i numeri: da quando è sbarcato a Roma, per cinque volte ha giocato in campionato per tutti i 90 minuti e, come evidenziato da Vocegiallorossa.it, per tutte e cinque le volte è risultato il giocatore con più chilometri percorsi in campo. Contro l'Udinese è stato anche il giocatore che ha toccato più palloni (100 contro gli 81 di Digne) e questo lo porta anche a sbagliare qualcosina, facendogli perdere più palle di tutti. Tanto per citare un esempio, l'argentino ha perso 11 palle contro le 10 di Salah, che però ne ha giocate solo 69. Una fonte inesauribile di gioco, un calciatore costantemente in movimento per trovare la posizione ideale tra le linee, per dare una soluzione in più ai suoi compagni, per inseguire gli avversari e creare spazi per la sua squadra. Nel tempo libero, poi, sforna assist e tenta il gol. Inesauribile.