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Pochi gol dagli esterni d'attacco, un enorme potenziale inespresso

di Alessandro Pau
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Alessandro Pau

Al rientro dopo il lockdown la Roma ha raccolto solamente 3 punti, in rimonta, contro la Sampdoria. A siglare le due reti decisive è stato Edin Dzeko. Questi sono gli unici due gol giallorossi nelle prime tre giornate di questo mini campionato estivo. Infatti, nelle successive due partite contro Milan e Udinese i ragazzi di Fonseca hanno ottenuto zero punti, perdendo entrambe le volte per 2-0. Centottanta minuti senza siglare reti. Si parla spesso di Dzeko-dipendenza, cosa che mai come in quest’ultima settimana ha guadagnato credito. Nelle due sconfitte il bosniaco ha infatti avuto una staffetta con l’altro attaccante giallorosso, Nikola Kalinic, il quale non è però riuscito ad andare in rete, viste anche le pochissime palle giocabili che i compagni gli hanno recapitato (poche anche quelle verso Dzeko, ma con i blucerchiati ha mostrato il suo grande feeling con la porta). Capitolo centravanti a parte, il reparto offensivo è composto da tanti altri elementi, ovvero gli attaccanti esterni.

La Roma in rosa ha ben 6 calciatori che ricoprono questo ruolo e che, di partita in partita, si alternano. Un potenziale enorme quello che dispone la squadra sugli esterni d’attacco, ma che non è mai esploso e difficilmente lo farà da qui alla fine della stagione. Che questo sia il problema principale della Roma non coincide con la verità, ma senza dubbio un apporto realizzativo maggiore da parte degli esterni avrebbe potuto regalare punti preziosi in più. Il tema degli infortuni è un filone comune a tutti gli esterni, ma che solo in parte può giustificare il loro basso rendimento offensivo. Andiamo a vedere nel dettaglio i numeri dei calciatori in questione.

CENGIZ ÜNDER - Il turco, classe ’97, era chiamato alla stagione della definitiva consacrazione dopo le buonissime cose fatte vedere lo scorso anno. In estate la Roma lo ha trattenuto nonostante qualche richiesta importante, ma poi in campo l’ex Basaksehir non ha ricambiato come avrebbe potuto. Per lui solamente 3 gol stagionali, con una media di una realizzazione ogni 279.33 minuti in Serie A. Considerando anche l’Europa League e la Coppa Italia, Ünder ha totalizzato 22 presenze. È tornato in campo contro l’Udinese, giocando una partita anonima, dopo non aver collezionato neanche un minuto contro Sampdoria e Milan. Ora sembra essere molto vicino al Napoli: solo il tempo potrà dirci se ha veramente dato tutto a Roma o se riuscirà a giocare costantemente sui buoni livelli che si sono intravisti a sprazzi.

JUSTIN KLUIVERT - Anche dall’olandese ci si aspettava una stagione migliore, ma i due anni in meno del turco sulla carta d’identità posso essere, almeno in piccolissima parte, una scusante. Kluivert ha solo 21 anni, e comunque quest’anno è risultato l’esterno giallorosso con il miglior rendimento. Quattro reti in Serie A, nella quale ha una media di un gol ogni 357 minuti, e altre 3 in Europa League, in un totale di 28 presenze. Non sono numeri che fanno sobbalzare dalla sedia, ma oggettivamente è il più prolifico tra gli esterni e anche il più impiegato. Su di lui c’è il forte interesse dell’Arsenal, che in quanto ad attaccanti giovani e veloci se ne intende: se davvero i Gunners vogliono l’olandese, varrebbe la pena cederlo, seppur a una buona cifra, o sarebbe l’ennesimo talento ceduto anzitempo?

DIEGO PEROTTI - El Monito non ha di certo brillato in queste tre partite post lockdown. Contro l’Udinese ha lasciato i suoi in 10 per un rosso diretto preso al primo tempo sul punteggio di 1-0 per i friulani. Salterà anche la delicata trasferta di Napoli, in cui i giallorossi rischiano di essere risucchiati, impronosticabilmente, in un vortice di centro classifica. Con tre gol in Serie A (uno ogni 256 minuti) e una rete in Europa League, dall’argentino ci si aspettava un apporto decisamente maggiore. Dall’alto della sua esperienza e della sua classe, Perotti sarebbe potuto essere un tassello fondamentale sia in campo che fuori. La sensazione che si ha quando lo si vede giocare è però quella di un giocatore poco concreto, esattamente ciò di cui non ha bisogno ora la Roma. Una Roma a cui servono gol e punti. Anche lui potrebbe rientrare nella lista dei partenti, in virtù di uno degli ingaggi più onerosi dell’intera rosa che, relazionati ai succitati numeri, non portano benefici ai giallorossi.

HENRIKH MKHITARYAN - L’armeno, che terminerà la stagione a Roma e ha già un preaccordo per la prossima, risulta essere il calciatore con più gol messi a segno in Serie A (6 reti, una ogni 168 minuti, la miglior media realizzativa). Questo, anche perché alcune reti sono arrivate in match in cui è subentrato a partita in corso: proprio questa sembra essere la sua forza, cioè la capacità di spezzare partite equilibrate con reti o assist illuminanti. Il fisico non aiuta, ma nel complesso la sua stagione non può essere considerata negativa, seppur non ha permesso quel salto di qualità che ci si auspicava.

NICOLÒ ZANIOLO - Croce e delizia della rosa giallorossa, il talento genovese è quasi pronto a tornare in campo dopo il lungo infortunio rimediato contro la Juventus dopo una splendida cavalcata iniziata nella propria area di rigore. Prima della rottura del legamento crociato con interessamento del menisco Zaniolo era uno dei leader di questa squadra. Quattro gol in Serie A e due in Europa League per lui: non tanti, ma abbastanza se considerata l’importanza di Zaniolo anche in altri parametri. Limitandoci all’analisi delle reti segnate l’ex Inter risulta comunque essere uno dei migliori. Il lockdown sembra aver giocato a suo favore, visto che gli ha concesso tre mesi e mezzo per lavorare sul ginocchio e, contemporaneamente, non perdere neanche un minuto. A breve potrebbe tornare nella lista dei convocati di Fonseca e magari dare una scossa con le sue accelerazioni all’addormentato reparto offensivo giallorosso.

CARLES PEREZ - A gennaio lo spagnolo è stato prelevato dal Barcellona in prestito con il riscatto che sarebbe scattato al primo punto conquistato in campionato. Il momento in cui è atterrato a Roma non era di certo dei migliori, visto che sono servite quattro partite prima di ottenere il fatidico punto. In mezzo ha avuto anche il tempo di segnare il primo, e fin qui unico, gol giallorosso, che è valso l’1-0 contro il Gent nell’andata dei Sedicesimi di finale di Europa League. In totale 10 presenze e ancora nessuna rete segnata in Serie A. Un bottino ancora scarno per Perez, calciatore sul quale Fonseca sembra puntare parecchio. In attesa del suo salto di qualità, la Roma si gode l’ennesimo talento dal potenziale ancora inespresso, con la speranza che non si riveli una copia del fu Bojan Krkic, devastante nella cantera blaugrana ma semplice mestierante nella Capitale.

Prossima partita: Napoli-Roma, domenica 5 luglio ore 21:45
Probabile formazione (4-2-3-1):
Mirante; Zappacosta, Mancini, Smalling, Spinazzola; Cristante, Veretout; Kluivert, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.
Ballottaggi: Zappacosta/Spinazzola, Ibanez/Mancini, Kluivert/Mkhitaryan.
In dubbio: Mancini.
Squalificati: -
Diffidati:
Santon, Kluivert, Dzeko, Mkhitaryan.
Indisponibili: -


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