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Potenza e carattere, ecco Mehdi Benatia

di Gabriele Chiocchio

Dieci milioni più le comproprietà di Verre e Nico Lopez. Qualcuno aveva storto un po' il naso leggendo il comunicato di acquisto dall'Udinese di Mehdi Benatia, arrivato - di fatto - per sostituire quel Marquinhos che aveva fatto breccia nei cuori dei tifosi giallorossi, rimasti infranti da una cessione prematura quanto remunerativa. Anche le caratteristiche tecniche del marocchino non sembravano perfette per poterlo far integrare con Castan, con cui si diceva non potesse formare una coppia completa.

Cinque partite e tutto questo è solo un lontano ricordo. L'unico gol subito in queste prime gare è sicuramente frutto di una fase difensiva ben operata dall'intera squadra, ma Benatia ha dato al reparto arretrato quella potenza fisica di cui necessitava e che si sta rivelando fondamentale contro le squadre che spesso cercano con palle lunghe i loro attaccanti. È successo contro il Verona, con un Toni che arrivava dalla doppietta contro il Milan e che è stato cancellato dal campo dal marocchino, è successo a Parma dove Amauri ha subìto la stessa sorte, è successo nel derby con Klose che ha potuto usufruire di un solo tentativo, nato peraltro da una palla da fermo, per trafiggere De Sanctis. Ed è successo anche ieri sera a Genova, dove Benatia ha mostrato tutto il suo repertorio fatto di imponenti stacchi in elevazione, chiusure in copertura, in anticipo e anche in velocità in campo aperto come quella sull'acceso Sansone. Il gol - settimo in Serie A, segno che il vizietto non gli manca - cercato con insistenza e segnato dopo aver subìto fallo ha coronato una prestazione maestosa, che ha fatto ricredere definitivamente anche i più scettici, magari timorosi che il suo buon rendimento con la maglia dell'Udinese potesse non ripetersi in giallorosso.

Se c'è qualcosa in cui il numero 17 può migliorarsi è forse la gestione della sua irruenza: un paio di falli sciocchi e il possibile contatto irregolare con Barillà nel secondo tempo impediscono di utilizzare l'aggettivo "perfetta" per descrivere la sua gara contro la Sampdoria ma, se questo stato di forma dovesse protrarsi ancora, Morgan De Sanctis potrà dormire sonni tranquilli ancora per parecchio tempo.


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