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Primavera - La discutibile decisione del Giudice Sportivo e il precedente che fa ben sperare

di Alessandro Carducci

Nella giornata di ieri, il Giudice Sportivo ha reso noto che la partita Empoli-Roma Primavera, vinta 5-3 dai giallorossi ma dal risultato rimasto sub iudice causa ricorso dei toscani, è stata vinta dai padroni di casa a tavolino.

I FATTI - Spieghiamo innanzitutto cosa è accaduto. Al minuto 27 del primo tempo, la Roma ha sostituito il fuori quota Louakima (2003) con Vektal (2004). Fin qui, nulla di strano se non fosse che i giallorossi avevano già in campo sei giocatori nati nel 2004.

IL REGOLAMENTO - L'articolo 8 del "Regolamento Campionato Primavera 1 TIM 2023-2024" (comunicato numero 20 dello scorso 11 agosto) recita testualmente, nella parte che a noi interessa, che "possono partecipare alla manifestazione
- un numero massimo di sei calciatori nati dal 1° gennaio 2004 (e fino al 31 dicembre 2004), che possono essere impiegati contemporaneamente in ciascuna gara;
- un solo calciatore “fuori quota” (senza limite di età), oltre ai sei di cui al paragrafo precedente, per la sola fase della regular season (con espressa esclusione delle ultime cinque giornate).

IL RICORSO DELL'EMPOLI - I toscani hanno eccepito proprio la contemporanea presenza di 7 calciatori nati nel 2004, fatto verificatosi in seguito alla sostituzione del fuori quota Louakima (2003) con Vektal (2004). Quest'ultimo, si è andato così ad aggiungere ai 6 calciatori 2004 già presenti in campo, portando il totale a 7.

LA DIFESA DELLA ROMA - La memoria difensiva dei giallorossi, ricavabile dal comunicato del giudice sportivo, si articola in tre punti.

1) Non vi è alcuna norma che impedisca la sostituzione del calciatore fuori quota senza limiti di età ammesso dal Regolamento con altro fuori quota, anche classe 2004, nella stessa gara, fermo restando che, in quest’ultimo caso, i classe 2004 impiegabili contemporaneamente devono comunque essere non più di sette (6+1).

 2) Una diversa interpretazione delle disposizione, che vada nel senso di quella prospettata dalla società ricorrente, si paleserebbe irragionevole dal momento che, non essendoci alcun obbligo di segnalare preventivamente il nominativo del calciatore fuori quota, le società che schierano un calciatore nato nel 2004 come fuori quota sarebbero libere di sostituire quest’ultimo con un altro giocatore nato nel 2004, mentre le società che schierano come fuori quota un calciatore nato prima del 1° gennaio 2004 sarebbero vincolate a sostituire tale calciatore con un calciatore nato dopo il 1° gennaio 2005, con conseguente disparità di trattamento tra le Società che prendono parte al Campionato Primavera 1 TIM e alterazione dell’integrità sportiva della competizione.

3) L’interpretazione proposta dalla Soc. Roma troverebbe conferma nelle modalità di impiego in gara dei classe 2004, ad essa ritenute conformi, adottate da alcune Società nella precedente giornata di campionato.

In sostanza, la Roma afferma che, non essendoci l'obbligo di comunicare il nominativo del calciatore fuori quota, una squadra che intenda schierare 7 giocatori nati nel 2004 a inizio gara (i 6 consentiti dal regolamento più 1 fuori quota) potrebbe sostituire liberamente uno di essi mentre, come nel caso di Empoli-Roma, una squadra che schieri un calciatore fuori quota nato prima del 2004 sarebbe costretta a sostituire solo lui.

IL PRECEDENTE - Il punto 3, però, è forse quello più interessante: la Roma, infatti, sostiene che la propria interpretazione sia aderente a quanto accaduto nelle precedenti giornate di campionato. Andiamo, per esempio, a esaminare Hellas Verona-Lecce, gara disputatasi lo scorso 27 agosto. I salentini hanno schierato come giocatori titolari 7 ragazzi nati nel 2004 (Munoz, Pascalau, Samek, Vulturar, McJannet, Daka e Bruhn). Fin qui, nulla di irregolare. Sei calciatori 2004 sono ammessi dal regolamento mentre il settimo è il giocatore fuori quota. Al 60', però, i pugliesi hanno sostituito Bruhn con un altro 2004, Jemo, continuando così ad avere 7 calciatori nati nel 2004 in campo. 
Qual è la differenza con quanto accaduto in Empoli-Roma? Nessuna. In quel caso, i giallorossi avevano in campo 6 calciatori nati nel 2004 e un fuori quota nato nel 2003. Quest'ultimo, è stato sostituito con un calciatore nato nel 2004, portando così a 7 i calciatori 2004 in campo (6 consentiti dal regolamento e 1 fuori quota), esattamente come accaduto in Hellas Verona-Lecce.


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