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Quanto pesa la Champions League?

di Gabriele Chiocchio

Nella nostra Serie A, entrambe le partecipanti alla Champions League hanno saputo gestire il doppio impegno: la Juventus è prima nel suo girone (seppur solo per la differenza reti, con Atletico Madrid, Malmoe e Olympiacos tutte a tre punti come la squadra di Allegri), la Roma ha ben figurato contro CSKA Mosca e Manchester City, con 4 punti portati in cascina, e solo il controverso scontro diretto di domenica scorsa ha sparigliato la situazione in campionato. Ma chi in Europa ha saputo padroneggiare entrambe le competizioni?

SPAGNA - Nella Liga i primi squilibri. II Barcellona ha vinto sei partite su sette (unico stop lo 0-0 a Malaga), e non ha ancora preso gol, battendo il record di imbattibilità a inizio stagione della Real Sociedad 1970-1971, ma in Champions League ha faticato per battere l’APOEL Nicosia e ha perso contro il Paris Saint-Germain, a sua volta in difficoltà in Ligue 1. Al contrario il Real Madrid, che pure ha una serie aperta di quattro vittorie in fila, ha avuto un momento di grande difficoltà in campionato con due KO consecutivi contro Real Sociedad (che ha rimontato da 0-2 a 4-2) e Atletico Madrid e insegue a 4 punti dalla squadra di Luis Enrique, ma in Champions League ha fatto bottino pieno con due vittorie su due con Basilea e Ludogorets. Al terzo posto di questa virtuale classifica combinata ci sono i Colchoneros, caduti ad Atene e vincenti contro la Juventus in Champions League, ma ancora più attardati dei cugini in campionato nonostante lo scontro diretto vinto, con 14 punti in 7 partite. Chiude l’Athletic Bilbao, ultimo in Liga con soli 4 punti (insieme a Cordoba e Deportivo La Coruna) e con un solo punto in Europa, frutto del pari interno con lo Shakhtar e della caduta esterna col BATE Borisov.

INGHILTERRA - Il Chelsea è sicuramente una delle squadre che meglio sta assorbendo il doppio impegno. I Blues di José Mourinho hanno avuto solo un’incertezza col pari interno con lo Schalke 04, che comunque non impedisce loro di guidare il Gruppo G, ma viaggiano a vele spiegate in campionato, con 6 vittorie e un solo pareggio, peraltro prezioso perché otteuto all’Etihad Stadium contro il Manchester City, a sua volta secondo a 5 punti dai rivali ma con un solo punto ottenuto in due gare europee, quello contro la Roma nell’ultima giornata. Mediocre invece il rendimento delle altre due inglesi: l’Arsenal ha sì tritato il Galatasaray, ma ha perso a Dortmund nella prima gara di Champions League e in Premier League ha vinto appena 2 partite su 7 con 10 punti in classifica, gli stessi del Liverpool che ha faticato per battere il Ludogorets a Anfield e ha perso sul complicato ma non impossibile campo del Basilea.

GERMANIA - Chi sta meglio, neanche a dirlo, è il Bayern Monaco: due sue due, seppur a fatica, contro Manchester City e CSKA Mosca in Champions League, 17 punti su 21 disponibili in Bundesliga, di cui mantiene saldamente la testa della classifica, anche perché le inseguitrici più accreditate latitano. Su tutte il Borussia Dortmund, principale rivale dei bavaresi nelle ultime quattro stagioni, che in campionato ha la miseria di 7 punti in 7 gare, e già 4 sconfitte - l’ultima in casa contro il derelitto Amburgo - sul groppone; decismente migliore il rendimento europeo della squadra di Klopp, che come il Bayern ha 6 punti frutto delle vittorie con Arsenal e Anderlecht. Non stanno tanto meglio i rivali dello Schalke 04, freschi di cambio di allenatore: Di Matteo ha sostituito Keller, che ha ottenuto un punto in più dei gialloneri, ma che in Champions League ha collezionato due pareggi contro Chelsea e Maribor. Meglio il Bayer Leverkusen, quarto in campionato con 12 punti e in corsa per il passaggio del turno in Champions League, nonostante la sconfitta patita col Monaco, grazie alla vittoria ottenuta sul Benfica.

PORTOGALLO - Proprio la squadra di Jorge Jesus ha uno dei rendimenti più particolari, soprattutto rapportati alla recente storia europea con due finali di Europa League - entrambe perse - nelle ultime due stagioni. I campioni di Portogallo impongono il ritmo in Superliga, dove sono stati fermati sul pari solo dallo Sporting in 7 partite, ma hanno ottenuto 0 punti in due gare europee contro Zenit e Bayer Leverkusen. Più equilibrato lo score del Porto, che insegue le aquile distanti 4 punti, ma che guida il proprio raggruppamento europeo - con Shakhtar, BATE Borisov e Athletic Bilbao - grazie alla vittoria con i bielorussi e il pareggio in rimonta in Ucraina. Chiude lo Sporting Lisbona, quarto con 13 punti in patria e fanalino di coda del gruppo con Chelsea, Schalke 04 e Maribor in Europa, con un solo punto ottenuto in Slovenia.

FRANCIA - Ancora un paradosso: come detto il Paris Saint-Germain è l’unica squadra ad aver segnato al Barcellona di Luis Enrique, battuto nello scontro diretto per 3-2, e guida il gruppo F a quota 4, ma in Ligue 1, seppur imbattuto, ha vinto appena tre partite ed è staccato di ben 7 punti dal Marsiglia di Marcelo Bielsa, a quota 22 in 9 gare. Ancora peggio il Monaco, che ha battuto il Leverkusen tra le mura amiche, ma che ha appena 11 punti in campionato.

RUSSIA - Uno dei migliori rendimenti combinati ce l’ha lo Zenit San Pietroburgo, che dopo aver perso nell’andata del terzo turno preliminare di Champions League contro l’AEL Limassol, ha messo insieme una serie di tredici successi consecutivi tra Russian Premier League, Champions League e Coppa di Russia, fermandosi a causa di due 0-0 consecutivi in campionato, dove è primo con 25 punti, contro la Lokomotiv Mosca e in Europa contro il Monaco. I principali inseguitori della squadra di Villas-Boas sono i Campioni in carica del CSKA Mosca, che hanno quattro punti in meno dei rivali e che sono in netta difficoltà in Champions League, dopo il 5-1 dell’Olimpico contro la Roma e lo 0-1 della Khimki Arena contro il Bayern.

Tra le squadre rappresentanti dei campionati di seconda fascia, solo l’Anderlecht guida la classifica del proprio torneo, con 22 punti in 10 gare che lo pongono in testa alla Jupiler League, ma solo un punto ottenuto in Champions League contro il Galatasaray. Secondi posti invece per Ajax in Olanda, a -2 dal PSV, Basilea in Svizzera, a -1 dallo Zurigo, e Galatasaray in Turchia, a -1 dal Besiktas, terzi per Shakhtar Donetsk in Ucraina, a -4 dal Dnipro, e Olympiacos, a -3 dal PAOK. Gli elementi in comune? Tutte le capolista giocano solamente l’Europa League, mentre chi insegue fatica anche in Champions League - nessuna di queste occupa una delle prime due posizioni del proprio raggruppamento -, anche se siamo solo all’inizio della fase a gironi.

La tendenza si conferma anche scendendo ancora di rango: in Bulgaria il Ludogorets, che ha messo in difficoltà sia Liverpool che Real Madrid, uscendo però sconfitto in entrambi i casi, insegue il CSKA Sofia capolista lontano 7 punti, mentre in Slovenia il Maribor, che ha ottenuto due pareggi con Schalke 04 e Sporting Lisbona nel suo gruppo europeo, dista 5 punti dal Domzale, anche se ha una partita in meno rispetto alle dodici della capolista. Fa eccezione l’APOEL Nicosia, che in 6 partite del campionato cipriota ha collezionato 16 punti e in Champions League ha perso a Barcellona e pareggiato contro l’Ajax.

Per Malmoe e BATE Borisov va invece fatto un discorso a parte dato il diverso arco temporale dei tornei nazionali. In Svezia l’ex squadra di Ibrahimovic, che ha ottenuto tre punti insperati con l’Olympiacos in Champions League, è già campione a tre turni dal termine della stagione, mentre in Bielorussia il BATE comanda dopo 26 giornate a +3 sulla Dinamo Minsk e ha anche ottenuto un successo europeo contro l’Athletic Bilbao.

 


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