Quattro vittorie nelle prime quattro giornate, non accadeva dal 1960
A punteggio pieno dopo i primi quattro turni di campionato. Nella storia del torneo a girone unico partenze così autoritarie dei giallorossi si sono verificate soltanto in altre due occasioni.
La prima nel 1952 – '53: Triestina – Roma 2-3 (con i gol giallorossi di Arcadio Venturi su rigore, Helge Bronèe e Carlo Galli), Roma – Fiorentina 1-0, Bologna – Roma 0-1, Roma – Milan 2-1 (tutte reti di Carlo Galli). In quell'annata i capitolini erano allenati da Mario Varglien e, nel corso della stagione, videro il ritorno come massimo dirigente della società di Renato Sacerdoti, subentrato alla presidenza – lampo di Romolo Vaselli. La Roma recitava il ruolo, unica volta nella sua storia, di matricola terribile in quanto tornata nel massimo campionato dopo un anno di purgatorio in serie B. Terminò la stagione al sesto posto.
La seconda ed ultima quaterna di vittorie iniziali si registrò nel torneo 1960 – '61: Bari – Roma 0-3 (tripletta di Manfredini), Roma – Udinese 6-1 (ancora tre segnature di Pedro Manfredini a cui si aggiungono le reti di Francisco Ramon Lojacono, di Alberto Orlando e di Arne Selmosson), Torino – Roma 1-3 (ancora Manfredini, Lojacono e Orlando) e Roma - Spal 2-1 (a segno Lojacono e Orlando). Da segnalare l'incredibile exploit di “Piedone” Manfredini che realizzò ben quattro triplette nelle prime otto giornate; per questa sua particolare propensione venne ribattezzato ManTREdini dai tifosi. La compagine giallorossa era presieduta da Anacleto Gianni. La guida tecnica era affidata ad Alfredo Foni che ottenne un quinto posto finale e superò la semifinale di Coppa delle Fiere (poi U. E. F. A. ed attuale Europa League); l'opera fu completata l'anno successivo da Luis Carniglia che, battendo nella doppia finale gli inglesi del Birmingham, conquistò il trofeo.