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Rendimento altalenante per Rüdiger ma in crescita negli ultimi tempi

di Marco Rossi Mercanti

La scorsa estate, Alessio Romagnoli è stato ceduto al Milan per ben 25 milioni di euro più bonus futuri. Per sostituire il prodotto del vivaio giallorosso, il direttore sportivo Walter Sabatini ha pensato al difensore dello Stoccarda Antonio Rüdiger, già nel giro della Nazionale teutonica.

Per esordire con la sua nuova maglia, Rüdiger ha dovuto attendere la terza giornata di campionato nello storico derby regionale contro il Frosinone. Un match che la Roma ha portato a casa grazie alle reti di Iago Falque e Iturbe, dopo una prestazione veramente poco convincente, ma dove si è visto un Rüdiger sicuramente sufficiente alla sua prima nel campionato italiano. Pochi giorni dopo, il giocatore tedesco ha avuto modo di debuttare in Champions League all’Olimpico contro i campioni in carica del Barcellona. In una delle partite probabilmente più difficili che potessero capitare, i giallorossi sono riusciti a portare a casa un 1-1, frutto di una grande prestazione collettiva, soprattutto in fase difensiva dove Rüdiger e Manolas sono riusciti a contenere il tridente monstre dei blaugrana.

L’avvio tutto sommato convincente di Rüdiger si interrompe però con il passare delle partite, dove il difensore tedesco mostra i propri limiti, tra cui la lentezza nel far salire la linea del fuorigioco, interventi goffi e una certa macchinosità. Sicuramente, Rüdiger ha mostrato il peggio di sé nella partita del 5 dicembre contro il Torino, quando al 94’, dopo un lancio della squadra granata, ha erroneamente stoppato il pallone, favorendo l’inserimento in area di Belotti, sul quale poi è dovuto intervenire (probabilmente anche in modo corretto) Manolas, con Damato prontamente con il fischietto in bocca a decretare il calcio di rigore, poi realizzato da Maxi Lopez. Inoltre, Rüdiger ha in parte sulla coscienza anche il gol di Medel dello scorso 31 ottobre al Meazza: il tedesco, infatti, ha atteso troppo tempo prima di intervenire deciso sul cileno, che ha avuto tutto il tempo per coordinarsi e battere Szczesny, anche lui colpevole nell’occasione.

Anche nei match europei Rüdiger ha mostrato alcune difficoltà, come ad esempio nell’ultima giornata contro il BATE Borisov all’Olimpico, dove il difensore, con il risultato fermo sullo 0-0 (così terminerà la partita), si dimentica completamente del suo avversario in area di rigore e solo un prodigioso intervento di Szczesny evita il gol che avrebbe probabilmente eliminato la Roma dalla competizione (per non parlare poi del 6-1 di Barcellona, ma quello è un capitolo che va analizzato a parte dato il risultato).

Tuttavia, negli ultimi tre match contro Napoli, Spezia e Genoa, il rendimento di Rüdiger è apparso in crescita, ai livelli dell’ottima prestazione fornita dallo stesso difensore nel vittorioso derby dello scorso 8 novembre. Complice una Roma più accorta, nel match del San Paolo, il tedesco è stato tra i migliori in campo, annullando Higuain e rendendosi protagonista del cross dal quale De Rossi era riuscito a portare in vantaggio i suoi, gol poi annullato perché il pallone calciato da Rüdiger era uscito durante la traiettoria, almeno secondo Rizzoli. Nella cocente eliminazione in Coppa Italia ai rigori contro lo Spezia, squadra militante nel campionato cadetto, è stato proprio Rüdiger uno dei pochissimi a salvarsi nello scempio generale. Il buon trend del tedesco, infine, è stato confermato anche nell’ultimo match del 2015 contro il Genoa, dove la Roma ha continuato a non brillare collettivamente, ma tra i singoli il difensore tedesco è stato ancora una volta tra i migliori.

Durante questa prima parte di stagione, Rüdiger ha avuto un rendimento altalenante ma in crescita nelle ultime apparizioni: non resta che augurarsi che il tedesco alla ripresa del campionato, fissata il 6 gennaio contro il Chievo prima del big match del 9 contro il Milan, possa continuare su questa falsariga.


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