Roma a due facce, a Catania finisce 1-0
La Roma esce dal Massimino di Catania con una sconfitta, la seconda di questo nuovo anno dopo quella rimediata a Napoli. Giallorossi in formazione rimaneggiata con Zeman che decide di tenere in panchina De Rossi favorendo il greco Tachtsidis. In difesa, il boemo si affida a Castan e Burdisso con Balzaretti e Piris; in attacco, la scelta dell'allenatore romanista ricade forzatamente su Lamela, Destro e Marquinho. Totti prova fino all'ultimo a scendere in campo ma alla fine si arrende e si accomoda in panchina.
PRIMO TEMPO - Prima frazione di gioco vivace con la Roma che prova a fare la partita e il Catania che attende per poi colpire in contropiede. I giallorossi costruiscono e verticalizzano velocemente ma è Gomez a farsi pericoloso alla mezz'ora. Poi è solo Roma: Destro potrebbe segnare tre volte, ma è sfortunato e impreciso sottoporta. Ci prova anche Florenzi di testa a due passi da Andujar ma il giovane giallorosso non inquadra la porta. Prima della fine del primo tempo c'è spazio ancora per un'occasione, questa volta capitata sui piedi di Bradley: l'americano raccoglie una respinta maldestra di Andujar ma sparacchia sopra la traversa.
SECONDO TEMPO - La Roma entra in campo con un atteggiamento completamente diverso, più arrendevole e meno aggressivo. E la frittata è fatta: è il 17' quando Bergessio verticalizza per Gomez che entra in area di rigore e batte Goicoechea con un pallonetto perfetto. I giallorossi si spengono, diventano nervosi e non riescono più a costruire palle gol degne di nota. Nel finale la Roma ha l'occasione di pareggiare con Dodò (schierato da Zeman come esterno d'attacco al posto di Marquinho) ma Andujar è bravo e fortunato a sbarrargli la strada. Non succede più niente, Maran può festeggiare.