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Roma-Bayern Monaco - I duelli del match

di Gabriele Chiocchio

Nel terzo match del Gruppo E di Champions League, si gioca allo Stadio Olimpico la supersfida contro il Bayern Monaco di Josep Guardiola. Vocegiallorossa.it vi propone i duelli che potrebbero decidere il match.

MAICON-ALABA - Il mancino austriaco è uno degli elementi fondamentali del Bayern Monaco grazie alla sua duttilità - può essere schierato a sinistra nella difesa a quattro, in quella a tre e a centrocampo, oltre a poter giocare al centro nel reparto nevralgico - e alla sua capacità di spinta; al brasiliano il compito di limitarne l’azione e sua volta di non essere inibito dalle discese del suo avversario diretto.

DE ROSSI-XABI ALONSO - Dopo oltre tre anni dalla sciagurata serata della Donbass Arena con la gomitata a Srna che gli è costata tre turni di squalifica, Daniele De Rossi torna finalmente a calcare il palcoscenico europeo e quello della Champions League, in cui si è fatto conoscere come uno dei più grandi centrocampisti in circolazione. Il primo duello personale sarà con un Campione del Mondo come lui, quel Xabi Alonso che dopo aver conquistato la sua personale seconda Champions League con il Real Madrid (dopo quella vinta con il Liverpool nel 2004/2005) è a caccia del suo terzo titolo personale con il Bayern. Il regista spagnolo è il giocatore che ha completato il maggior numero di passaggi nei primi due turni di gara (212, contro i 173 di Phillip Lahm, suo compagno di mediana) ed è dunque la principale fonte di gioco della squadra di Guardiola; limitarlo sarà dunque un passo fondamentale nella ricerca dei tre punti.

GERVINHO-DANTE - La velocità dell’ivoriano sembra l’arma ideale per mettere in difficoltà la difesa del Bayern Monaco, specialmente nei ribaltamenti di fronte che potrebbero scaturire sui possibili errori di palleggio dei Campioni di Germania. Il numero 27 partirà formalmente da un lato del campo, ma avrà come sempre facoltà di svariare su tutto il fronte offensivo e l’anello debole del reparto arretrato bavarese sembra essere Dante, difensore fisico ma spesso poco concentrato e falloso. Anche un calcio piazzato in più o in meno può fare la differenza in partite come queste e l’uno contro uno di Gervinho può aiutare a collezionarne.


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