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Roma-Catania - I duelli del match

di Alessandro Carducci

Dopo una lunga serie di amichevoli e dopo un'attesa che dura da tredici anni, tra quarantotto ore Zdenek Zeman tornerà all'Olimpico in una gara ufficiale da allenatore della Roma. Ad attenderlo ci sarà il Catania di Rolando Maran, ex tecnico del Varese, da quest'anno sulla panchina degli etnei. Il club siciliano non ha cambiato moltissimo, mantenendo il telaio dello scorso anno, lo stesso modulo e tutti i big che hanno portato la società di Pulvirenti a disputare un ottimo campionato. Vediamo quali saranno i duelli che infiammeranno il match dell'Olimpico

Alvarez-Marchese/Piris-Balzaretti - Entrambe le squadre si schiereranno con il 4-3-3 e sarà interessante vedere chi avrà il predominio sulle fasce. Alvarez è rientrato in Sicilia dopo il prestito al Real Saragozza mentre Marchese ha disputato un gran campionato, finendo nel mirino di diverse squadre (fu accostato addirittura alla Roma). La Roma schiererà una coppia inedita, formata dai due nuovi acquisti Piris e Balzaretti. Il primo è all'esordio nel campionato italiano, si è mostrato molto diligente in fase difensiva e dovrà quindi limitare le incursioni di Marchese mentre Balzaretti avrà il compito di pungere e di mettere in difficoltà la retroguardia etnea, ben servito da Totti e Pjanic. Il controllo delle fasce è un aspetto fondamentale del gioco di Zeman e sarà uno degli aspetti che decideranno la gara di domenica.

Osvaldo/Bellusci-Legrottaglie - Con Spolli acciaccato, la coppia centrale difensiva del Catania non sembra irresistibile e Osvaldo dovrà essere abile nell'inserirsi con i tempi giusti per aprire la retroguardia siciliana. L'italoargentino dovrà creare gli spazi per l'inserimento dei centrocampisti, magari favorendo anche i tagli dell'esterno destro giallorosso, che sarà uno tra Lamela e Lopez, entrambi agili e in grado di creare dei seri pericoli al Catania.

Pjanic-Lodi - Il primo avrò il compito di illuminare la manovra giallorossa, di guidare il centrocampo e, con Totti e Balzaretti, di formare un trio micidiale per la difesa del Catania. Il secondo, partendo da dietro, dovrà impostare la manovra degli ospiti, innescando le ripartenze e facendo circolare velocemente il pallone. I due entreranno spesso in contatto e chi riuscirà a prevaricare potrà spostare gli equilibri del match. Per il bosniaco questa sarà una stagione fondamentale, quella della definitiva consacrazione e, nonostante la giovane età, ha tutti i requisiti per prendere per mano il centrocampo della Roma. Lodi deve confermare quanto di buono fatto vedere l'anno scorso (nelle scorse settimane si era addirittura mormorato di un interessamento da parte del Milan), prima di fare il salto di qualità e approdare in un top club. Sia Pjanic che Lodi, tra l'altro, sono specialisti dei calci piazzati.


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