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Roma, che attacco: tutti in gol, nessuno escluso

di Emanuele Melfi

Dopo la pesante sconfitta di Parma, la Roma era chiamata ad una vittoria indispensabile per preparare serenamente il derby di domenica prossima, che per questa città vale tanto. Se non tutto. La squadra di Zeman ha risposto "presente", sfoderando la miglior prestazione casalinga di questa stagione e demolendo un impalpabile Palermo. Al termine del match, il boemo ha elogiato la fase difensiva e la tenuta mentale della squadra, ma c'è da sottolineare come il reparto avanzato abbia funzionato in maniera quasi perfetta. Non a caso i quattro palloni raccolti in fondo alla rete da Ujkani sono stati scagliati da altrettanti attaccanti giallorossi (Totti, Osvaldo, Lamela e Destro, subentrato al capitano), ma in generale tutta la squadra ha mostrato un netto miglioramento rispetto alla gara del Tardini, anche dopo la strigliata del numero 10 ("Dobbiamo seguire tutti il mister") e mantenendo il vantaggio senza subire rimonte clamorose come successo in altre (troppe) occasioni.

Si è cercata spesso la profondità, con un Totti ad agire in ogni parte del campo, Osvaldo riferimento fisso in avanti (il numero 9 ha anche ricevuto i complimenti del tecnico a fine gara: "Ha giocato una partita eccezionale") e Lamela che, partendo da dietro, è riuscito a sfruttare tutta la velocità e tecnica di cui è dotato. La sensazione - al di là di quali saranno i risultati e la posizione finale che riuscirà a raggiungere la squadra - è che con Zeman in panchina l'argentino sia destinato a compiere il salto definitivo di qualità. Almeno questa è la speranza di società e tifosi.

E' durata troppo poco la partita di Destro per poterne valutare la prestazione, ma il quarto gol è tutta opera sua: scatto a tagliare in due la difesa perfetto, portiere dribblato e palla depositata in rete. Da vero attaccante. Poi l'esultanza, la maglietta tolta, l'espulsione. Fine della speranza di vederlo al derby. E proprio il tecnico romanista si è soffermato sul cartellino rosso sventolato sotto il naso dell'attaccante mostrando, però, comprensione verso il ragazzo: " È giusto secondo le regole, anche se la regola non mi piace molto. Capisco il ragazzo comunque, anche se Osvaldo ha provato a fermarlo. La regola è questa comunque e i ragazzi devono imparare anche da questi errori".

La strada è quella giusta ma nel derby servirà la concentrazione: la Roma ha un tasso tecnico più alto della Lazio ma la partita contro i biancocelesti la decideranno gli episodi.


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