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Roma-Lione - I duelli del match

di Yuri Dell'Aquila
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Yuri Dell'Aquila

Ultima chiamata per la Roma di Spalletti, a caccia dell'impresa per ribaltare il 4-2 subìto una settimana fa contro il Lione. I giallorossi affrontano infatti la formazione francese nel ritorno degli ottavi di finale di Europa League davanti al pubblico amico dello Stadio Olimpico per continuare la propria corsa nella seconda competizione europea.

VoceGiallorossa.it, come di consueto vi offre i duelli che decideranno il match.

FAZIO-FEKIR - L'attaccante francese, che ha spaccato la partita nel match di andata, ha confermato la propria pericolosità anche dalla panchina, subentrando nella ripresa per demolire una Roma in debito d'ossigeno, seminando il panico tra i difensori giallorossi e siglando la rete del momentaneo 3-2 dopo aver danzato tra Manolas, Fazio e Jesus. Génésio dovrebbe preferirlo a Ghezzal nella gara di ritorno, per sfruttare gli spazi che la squadra di Spalletti dovrà concedere andando alla ricerca del gol che riaprirebbe il discorso qualificazione. Il difensore argentino, che al Parc OL ha segnato la rete dell'1-2, non dovrà ripetere gli errori commessi in terra transalpina, lasciando troppo spazio per pensare al tridente avversario.

STROOTMAN-TOUSART - Tra i più stanchi e opachi nel match di andata, non aiutato dal dover coprire una porzione di campo immensa per tutta la durata della partita, il centrocampista olandese è chiamato alla grande prova di fronte agli spettatori dell'Olimpico, prendendosi di forza il centrocampo senza permettere alla formazione francese di palleggiare con calma in avvio di azione: riconquistare il possesso velocemente in fase di interdizione potrebbe garantire alla Roma transizioni veloci come a Lione, sebbene poi le scelte dell'ultimo passaggio compiute dai calciatori giallorossi siano state imprecise. Per i transalpini, forse meno appariscente dei compagni di reparto Gonalons e Tolisso, ma il centrocampista Tousart ha saputo spesso e volentieri muoversi alle spalle della confusa pressione ordita da Nainggolan e Strootman per mandare rapidamente sulla trequarti i compagni di reparto e imbastire azioni d'attacco.

DZEKO-DIAKHABY - Croce e delizia per la squadra di Génésio, il giovane difensore classe '96 può segnare un sostanziale pareggio nel proprio score personale della gara di andata, con il gol del vantaggio cui ha fatto da contraltare il clamoroso errore che ha permesso a Salah di pareggiare momentaneamente i conti. Il nativo di Vendome ha mostrato lo scorso giovedì la propria fisicità che gli permette di contenere avversari potenti ma allo stesso tempo si è rivelato l'anello debole di una retroguardia non proprio ermetica, facendosi trovare spesso fuori posizione, attirato dal movimento a venire incontro tra le linee del giocatore egiziano. A Edin Dzeko il compito di trascinarsi la Roma sulle spalle, forte della trentesima rete stagionale messa a segno in campionato contro il Palermo, dimenticando la disastrosa prova dell'andata, condizionata da una stanchezza di fondo evidente, e capitalizzando i buchi che verranno lasciati dalla difesa del Lione.


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