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Roma-Porto - I duelli del match

di Yuri Dell'Aquila

Dopo l'1-1 dell'andata ottenuto in Portogallo, i giallorossi di Luciano Spalletti inseguono la qualificazione alla fase a gironi della prossima Champions League forti del fattore campo e della rete siglata in trasferta che le permette di avere a disposizione anche lo 0-0 come risultato utile per il passaggio del turno.

VoceGiallorossa.it, come di consueto, vi offre i duelli che decideranno il match.

BRUNO PERES-OTAVIO - Le doti nel dribbling del calciatore dei portoghesi, nella gara di andata hanno messo in seria difficoltà la squadra giallorossa, che soprattutto con Florenzi, ma anche con Juan Jesus, ha sofferto le scorribande del talento classe '95 sulla corsia mancina di attacco, così come i suoi tempi di inserimento puntando l'area. Il neo terzino dei giallorossi, dunque, mandato in archivio l'esordio con la maglia della Roma nella gara di campionato con l'Udinese, dovrà dimostrare di non essere solo un esterno di spinta dal momento che sarà chiamato agli straordinari in contenimento sull'ala dei lusitani.

DE ROSSI-DANILO PEREIRA - Con il Porto pronto a pressare molto alto in fase di costruzione della Roma, il centrocampista di Ostia nel match di andata ha fornito (principalmente fino all'espulsione di Vermaelen, con i giallorossi in controllo della gara) il consueto aiuto ai difensori per dare il via all'azione, abbassandosi al limite dell'area per fornire una ricezione centrale permettendo agli esterni di allargarsi e aprire in questo modo il campo. È lecito aspettarsi un ruolo simile anche questa sera, con la formazione portoghese che aggredirà i giallorossi fin dai primi passaggi allo scopo di conquistare il possesso, facendo però attenzione a non lasciare i buchi che hanno permesso alla squadra di Spalletti di condurre facilmente la prima parte di incontro con gli inserimenti alle spalle di Danilo Pereira su tutti.

SALAH-LAYUN/TELLES - Straripante nel poker rifilato all'Udinese, l'egiziano ha dimostrato di essere già in forma con i consueti strappi in grado di mandare in crisi i difensori avversari, notizia più che positiva per la Roma, che in questo return match dovrà capitalizzare le occasioni che si verranno a creare per il dispiegamento offensivo del Porto e il consueto sbilanciamento di una squadra che tende a muovere tutti i propri giocatori da un lato del campo in fase offensiva, sguarnendo in questa maniera la fascia opposta. Le ripartenze saranno cruciali per i capitolini, e in particolar modo la verve di Salah, pronto a gettarsi alle spalle del terzino scelto dal coach Espirito Santo, sia nel caso di Layun quanto in quello di Telles.


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