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Roma sprecona nel primo tempo regala una speranza all'Inter in vista del ritorno

di Adriano Mazzone

La semifinale di andata della Coppa Italia fra Roma e Inter si è conclusa 2-1 per i padroni di casa. A tre giorni dalla partita di Serie A dell'Olimpico fra Roma e Inter, le due formazioni si sono incontrate nuovamente per la prima delle due sfide che decideranno chi si giocherà la finale sempre nello stadio della Capitale.
La Roma deve fare a meno di Pjanic e Osvaldo squalificati e di De Rossi infortunato, e si presenta quindi con Tachtsidis in regia con Florenzi e Bradley intermedi e il tridente formato da Totti, Lamela e Destro. Per Stramaccioni le cose non vanno meglio. Il tecnico nerazzurro deve affidarsi in attacco al solo Palacio supportato da Guarin e Cambiasso a causa delle assenze di Milito e Cassano. In difesa non c'è Samuel, e Chivu va a chiudere il trio difensivo insieme a Ranocchia e Juan Jesus.

PRIMO TEMPO – Quaranta minuti a tinte giallorosse hanno dato l'impressione che oggi non ci fosse storia tra Roma e Inter. Gli uomini di Zeman iniziano subito forte con Piris che sembra in giornata di grazia e mette due ottimi cross al centro dell'area dove Destro entrambe le volte spreca l'occasione. Al dodicesimo minuto però lo sforzo di Piris viene ripagato alla grande da Florenzi. Il terzino paraguaiano scodella un cross morbido nell'area dell'Inter dove il centrocampista romano si inserisce con tempismo perfetto e anticipa anche lo stesso Destro con un colpo di testa pennellato che supera Handanovic. L'Inter prova subito a rispondere pochi minuti dopo con Guarin, il più pericoloso dei suoi, ma il tiro dal limite dell'area sbatte sul palo esterno della porta difesa da Stekelenburg e finisce sul fondo. Un minuto dopo è di nuovo la Roma ad avere una ghiottissima occasione per allungare le distanze con Totti che si ritrova a tu per tu con il portiere interista che è bravo a rimanere in piedi e far perdere il tempo giusto al capitano giallorosso che scarica quindi su Lamela libero di tirare in porta, ma Ranocchia si fa trovare sulla traiettoria e riesce ad allontanare a portiere battuto.
Al minuto 32' la Roma raddoppia grazie ancora ad un ispiratissimo Piris che mette in area nerazzurra un ottimo pallone per l'accorrente Destro che in anticipo sul diretto marcatore colpisce di testa sul primo palo da grande centravanti e insacca alle spalle dell'estremo difensore sloveno. È lo stesso portiere pochi minuti dopo che rischia il pasticcio respingendo sul palo un cross rasoterra di Lamela.
Al quarantesimo minuto si rivede l'Inter con il solito Guarin che da solo avanti a Stekelenburg si fa ipnotizzare dall'olandese tirandogli addosso.
A due minuti dal termine della prima frazione di gara però la solita distrazione romanista regala il gol a Rodrigo Palacio che accorcia le distanze poco prima di entrare negli spogliatoi. Cambiasso batte velocemente una punizione dalla trequarti della Roma che prende di sorpresa la difesa giallorossa che si lascia scappare alle spalle l'attaccante argentino libero di anticipare Stekelenburg e insaccare il pallone in fondo alla rete.

SECONDO TEMPO – All'inizio della ripresa Stramaccioni passa dal 3-4-2-1 iniziale al 4-4-2 inserendo Nagatomo al posto di Obi, ma il ritmo della partita si è notevolmente abbassato. Ci prova Destro dopo pochi minuti dall'inizio, ma il tiro non impensierisce Handanovic che blocca con facilità, poi è il turno di nuovo di Guarin sul quale si immola il solito Marquinhos. È proprio il centrale brasiliano che poi è costretto ad uscire al minuto 59' dopo un contrasto con lo stesso Guarin, lasciando il posto a Castan. La partita non cambia però. L'Inter tiene il pallino del gioco, ma difficilmente riesce ad essere pericolosa. Al 67' però Palacio ha sui suoi piedi il gol del pareggio. Piris sbaglia in maniera grossolana il disimpegno nella propria area, regalando il pallone all'attaccante avversario che ci prova una prima volta colpendo Balzaretti e una seconda sulla quale però Stekelenburg non si fa sorprendere. Poco dopo Guarin si busca un cartellino giallo che, come a Pereira nel primo tempo, lo squalifica dalla gara di ritorno perché diffidato. L'innesto di Alvarez e la stanchezza della Roma creano qualche problema in più per la difesa giallorossa che deve ringraziare Perrotta, subentrato ad uno stanchissimo Florenzi, per un ottimo salvataggio su una conclusione del centrocampista argentino a botta sicura. Intanto anche Maqruinho subentra a Totti, ma a parte un'ammonizione a Burdisso che diffidato dovrà saltare il ritorno, non succede più nulla. Resta però un po' di rammarico per un risultato che al termine dei primi 45 minuti poteva senza dubbio essere più largo e avrebbe potuto trasmettere maggiore sicurezza nella sfida di San Siro prevista per il 17 aprile.


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