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S'inizia col rombo, si finisce con la difesa a cinque. E il Genoa rimonta da 0-3 a 4-3

di Gianluca Ricci

Ranieri punta ancora sul 4-3-1-2 per provare a portare via punti da Marassi e dalla sfida col Genoa di Ballardini. Ma non senza imprevisti. Già indisponibili Adriano e Vucinic, oltre agli squalificati De Rossi, Cassetti e Rosi, l'allenatore di S. Saba si vede costretto a ridisegnare due volte la formazione nei primi minuti di gara. Nel riscaldamento Juan dà forfait a causa di un attacco influenzale ed ecco la prima variazione obbligata: dentro Castellini nell'inedito ruolo di terzino destro, Nicolas Burdisso va al centro con Mexes e Riise occupa come di consueto l'out di sinistra. A centrocampo Greco sostituisce lo squalificato De Rossi in mezzo, F. Simplicio e Perrotta sono gli interni del rombo, mentre Brighi va a sistemarsi tra le linee, alle spalle di Totti e Borriello. Dopo 9' tuttavia SuperSimo chiede il cambio per il riacutizzarsi di una distorsione alla caviglia destra rimediata nel prepartita, costringendo il tecnico a cambiare ancora. Entra Taddei, che va a sistemarsi nella stessa posizione del compagno infortunato. Ranieri chiede Brighi di appiattirsi un po' sulla linea dei centrocampisti per contenere meglio gli avversari, ma in sostanza l'assetto rimane invariato. Stesso discorso anche nella ripresa, avanti col 4-3-1-2 sino a fine gara. Infortuni a parte, almeno questa volta è andato tutto bene. In vantaggio per tre reti a due, nel finale il tecnico inserisce il quinto difensore (Loria) per un attaccante (Borriello), andando a stravolgere tatticamente la squadra. E, particolare non indifferente, andando a favorire l'ennesima rimonta avversaria: da 3-0 per la Roma a 4-3 per il Genoa. Ora basta, non se ne puó più.


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